Per l’ISIS non c’è differenza tra Oriente e Occidente! Siamo tutti miscredenti (P. Fadi Sotgiu Rahi, C.Ss.R) | Dimensione Speranza

Quello che sta succedendo in Medio Oriente è peggio di quello che abbiamo visto durante le guerre mondiali. Perciò Sua Santità, papa Francesco, ha ragione dicendo che la terza guerra mondiale è già cominciata.

 

Le notizie dei telegiornali, della stampa e di internet a livello internazionale, ultimamente, sono quelle che riguardano le azioni inumane, immorali e non religiose dello Stato Islamico della Grande Siria e dell’Iraq (ISIS).
Da più di tre mesi il massacro, la persecuzione, la deportazione ed i rapimenti dei cristiani siriani e iracheni sono le priorità dei sunniti jihadisti estremisti islamici, che stanno dominando alcune zone del Levante, annunciando la nascita di un nuovo califfato Islamico.
Davanti al torrente di sangue che scorre in Iraq, nel panorama delle città più antiche del cristianesimo ormai svuotate, davanti alle migliaia di profughi che quotidianamente fuggono dalle loro terre, davanti alle foto di bambini e anziani abbandonati, davanti al bombardamento delle chiese e delle moschee più antiche e davanti al numero illimitato di martiri cristiani durante questi ultimi mesi, la maggior parte delle nazioni del mondo è rimasta in silenzio totale, guardando ciò che succede in Medio Oriente e lasciando soltanto qualche breve commento nei notiziari. Una cosa molto spiacevole…
Il nuovo califfo dello stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi è seguito da più di ventimila musulmani sunniti presenti in Siria ed Iraq pubblicamente, mentre in Libano ancora segretamente. I membri dell’ISIS aumentano e continuano le loro azioni senza alcuna misericordia convertendo con la forza tutti all’Islam, al grido: Allahu Akbar (Dio è Grande), considerando i non musulmani “Cuffar” (miscredenti). Lo scenario di persecuzione dei cristiani, secondo l’ISIS, non è  soltanto il Levante. Essi considerano tutto l’Occidente un mondo cristiano; perciò non fanno differenza tra Oriente e Occidente; già alcuni di loro avevano cominciato ad annunciare la conversione all’Islam in alcune nazioni Occidentali.
Il 20 agosto di quest’anno, è avvenuta la decapitazione del giornalista statunitense James Foley, 40 anni, in Iraq, rapito alla fine del 2012 in Siria. Nel frattempo, la posizione degli Stati Uniti e della Gran Bretagna verso l’ISIS è cambiata ed entrambe hanno annunciato lo stato di massima allerta nei loro stati, avendo paura di un attentato nei propri territori. Il presidente Obama ha ordinato di bombardare i posti dei salafiti jihadisti in Iraq, senza mandare soldati sul territorio. Il bombardamento attuato dagli Stati Uniti non è altro che “assunzione di vendetta” contro di ciò che i membri dell’ISIS hanno fatto al giornalista loro connazionale e non certo a difesa dei cristiani e dei loro ultimi territori liberi…
Durante il mese di agosto, la presenza dei membri che appartengono a questo stato e i suoi “simpatizzanti” in varie nazioni, hanno cominciato ad apparire pubblicamente in Europa e altrove, manifestando e portando la bandiera nera del nuovo stato autoproclamatosi indipendente. In Olanda (Aia), più di 500 persone hanno manifestato liberamente, senza nessuna reazione dello stato, rispettando la libertà di esprimere e di appoggiare lo stato islamico in Levante. Invece in Germania (Colonia), una settantina di musulmani hanno manifestato con lo stesso scopo, ma, dopo un conflitto con la polizia, sono stati quasi tutti arrestati. Due settimane fa, a Londra, centinaia di musulmani bloccavano e giravano per le strade della città con la bandiera dell’ISIS e la foto del Califfo. Queste manifestazioni pubbliche di persone che appoggiano quello stato e con la scoperta di tanti europei in Siria e in Iraq che stanno combattendo con i terroristi, sono stati un punto di coscienza  per rendersi conto del pericolo dell’ISIS per alcuni responsabili civili in Europa. Perciò il primo ministro dell’Olanda, ha preso la decisione il 25 agosto di togliere la cittadinanza olandese da tutti quelli che stanno combattendo in Iraq e in Siria e di quelli che appartengono a questi movimenti terroristici. La stessa decisione è stata presa da parte del presidente dell’Argentina.
L’ISIS già sta provando a sviluppare la sua presenza in altre nazioni arabe, provando a entrare in Libano. Ma i soldati libanesi difendono bene le loro frontiere, in modo particolare dopo un conflitto contro più di 6000 terroristi, che hanno provato a entrare attraverso le montagne siriane, per dominare il paese libanese di Erssal, nel nord della Bekaa, dove più di venti eroi militari sono deceduti, centinaia feriti tra soldati e civili e la maggior parte degli abitanti sono emigrati.
Quello che sta succedendo in Medio Oriente è peggio di quello che abbiamo visto durante le guerre mondiali. Perciò Sua Santità, papa Francesco, ha ragione dicendo che la terza guerra mondiale è già cominciata. La visita di quattro Patriarchi di varie Chiese Cattoliche insieme, ad Arbil nel nord dell’Iraq ha confermato l’unità delle Chiese intorno ai cristiani perseguitati e che vedono in loro Gesù sofferente sul Calvario.
La crisi è enorme, le forze sono deboli e le grandi nazioni sono disinteressate al popolo sofferente. L’Europa apre le porte agli emigranti piuttosto che smettere di aiutare e appoggiare i terroristi. La Chiesa aiuta edificando le case di Dio (chiese) come un luogo per i rifugiati. Il mondo guarda oziosamente. Finora l’Europa non ha capito il pericolo! Svegliatevi contro il radicalismo, qualunque esso sia! Non aspettate un attentato per rendervene conto! Sentite il grido dei cristiani orientali: vogliamo vivere con dignità umana! Il nostro diritto di rimanere nella nostra terra! Siamo nati in questa terra e moriamo qui! Confessiamo il cristianesimo e l’amore a Gesù – e moriamo per Lui!

P. Fadi Sotgiu Rahi, C.Ss.R.

viaPer l’ISIS non c’è differenza tra Oriente e Occidente! Siamo tutti miscredenti (P. Fadi Sotgiu Rahi, C.Ss.R).

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.