Portale della Famiglia- Roma: aggredito per una maglietta pro-famiglia

Roma, 7 maggio 2015) – Insultato e aggredito fisicamente perché indossava una maglietta raffigurante una famiglia che si tiene per mano. È accaduto a Roma, lo scorso primo maggio, all’interno di un parco nei pressi della via Tiburtina. A denunciare il fatto è stata La Manif Pour Tous Italia, associazione nata con lo scopo di “garantire la libertà d’espressione, preservare l’unicità del matrimonio tra uomo e donna e il diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà”.
 
L’aggredito, giunto nel parco con degli amici per passare una giornata di spensieratezza all’area aperta, racconta di essere stato circondato improvvisamente da tre persone (due uomini e una donna), apostrofato e poi spinto a terra. “Questa maglietta te la devi togliere. Sei un fascista, sei un antiabortista e un cattolico integralista”, gli hanno gridato contro. Al suo rifiuto, in presenza di testimoni, gli è stata squarciata la t-shirt con violenza. Secondo la vittima, uno degli autori del gesto ha affermato di essere “gay e anarchico” e di voler picchiare quanti indossano magliette con quel simbolo.
La Manif Pour Tous Italia ha diffuso nelle scorse ore un comunicato, con il quale esprime il proprio turbamento per quanto avvenuto. “Difendere la famiglia oggi, significa rischiare violenti attacchi personali – afferma Jacopo Coghe, presidente de La Manif Pour Tous Italia -. Quanto accaduto a Roma è un fatto gravissimo, che testimonia la volontà di intimidire chi sostiene un’associazione pro-famiglia come la nostra, che tra l’altro è apartitica e laica”. Coghe ribadisce che la Manif è nata per promuovere la libertà d’opinione e che dunque “minacce e prepotenze non riusciranno a chiuderci la bocca”.
Filippo Savarese, portavoce de La Manif Pour Tous Italia, ricorda alla Radio Vaticana che episodi simili si sono già consumati in passato anche in Francia, dove un giovane è stato persino fermato dalla Gendarmeria poiché passeggiava in un parco con una felpa della Manif. “Credo che, sempre più, noi entreremo in questo clima che non deve essere in alcun modo strumentalizzato e a cui non si deve assolutamente rispondere, da parte nostra, con la stessa violenza – conclude Savarese -. Ma bisogna dirlo pubblicamente: chi oggi crede che il matrimonio è per sua stessa natura tra un uomo e una donna, fondato per proteggere i bambini, è menomato nella sua libertà di espressione e, come vediamo, non solo quella”.
FC – ilportaledellafamiglia.org

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