Portogallo, la Chiesa in campo contro le adozioni gay – Vatican Insider

Approvato in Parlamento un disegno di legge che dà la possibilità alle coppie dello stesso sesso di adottare il figlio avuto dal coniuge da una precedente unione

GIACOMO GALEAZZI

Altolà dei vescovi portoghesi all’adozione per le coppie gay. Con una nota firmata dal portavoce dell’episcopato padre Manuel Morujão, la Chiesa lusitana mette in guardia dalle conseguenze sulla società e sui minori della “pericolosa” svolta in Parlamento dove è stato approvato un disegno di legge che dà la possibilità alle coppie dello stesso sesso di adottare il figlio avuto dal coniuge da una precedente unione. Il disegno di legge, appositamente presentato nella giornata mondiale contro l’omofobia, dovrà ora essere convertito in legge dal presidente.  Il Portogallo ha già approvato la legge sui matrimoni gay nel 2010. Ora la riforma consente per le coppie gay sposate l’adozione da parte di uno dei due coniugi del figlio biologico o adottivo dell’altro. Le nozze gay sono state approvate nel paese nel 2010. Per Paulo Corte-Real, dell’associazione  per la tutela dei diritti dei gay Ilga si tratta di  «una vittoria per i diritti umani».
Nel mondo sono 14 i Paesi che hanno una legislazione che consente le nozze tra persone dello stesso sesso, a cui si aggiungono 11 Stati Usa. La Danimarca nell’autunno del 1989, è stato il primo Paese a legalizzare i matrimoni fra persone dello stesso sesso; nel 1997 la chiesa luterana ha poi autorizzato il matrimonio religioso delle coppie omosessuali (purché nell’ambito di altre funzioni); dal 2010 le coppie gay possono inoltre adottare i minori. In Olanda la legge che consente i matrimoni omosessuali è entrata in vigore il primo gennaio 1998, ma è dal settembre 2000 che quello che era «un registro della convivenza tra persone dello stesso sesso» è diventata un’unione a tutti gli effetti. Gli obblighi e i diritti dei congiunti sono identici a quelli dei matrimoni eterosessuali, compresa l’adozione (prima riservata solo ai bimbi olandesi, per evitare tensioni con altri Paesi; dal 2005 anche di orfani stranieri. Anche i Reali possono avvalersi della legge sui matrimoni gay. In Belgio il matrimonio delle coppie dello stesso sesso è stato approvato nel 2003. Nel 2006 è stato accordato loro il diritto di adozione.
In Spagna  il governo Zapatero ha approvato in una sola volta nel luglio 2005 il matrimonio omosessuale e l’adozione tra coppie dello stesso sesso, anche non sposate. In Canada il matrimonio gay è legale dal 2005. Anche prima comunque la maggioranza delle provincie canadesi autorizzavano le unioni tra persone dello stesso sesso. Il Sudafrica è l’unico paese africano ad aver legalizzato i matrimoni gay. La legge è passata nel novembre 2006. Le coppie possono anche adottare. In Norvegia una legge nel gennaio 2009 ha messo sullo stesso piano i diritti di coppie etero e omosessuali compreso il matrimonio e il diritto di adozione. Nel Paese l’omosessualità era illegale fino al 1972.
La Svezia è paese pioniere nel diritto di adozione delle coppie gay. Dal 2009 le coppie dello stesso sesso si possono sposare sia civilmente che con rito religioso (è l’unico paese al mondo, tra l’altro, in cui i gay possono sposarsi anche nelle chiese luterane locali). Dal 1995 erano solo autorizzate a unirsi con una forma di “partenariato”. In Islanda è stata approvata all’unanimità, il 12 giugno 2010 lo storico evento è stato festeggiato dalla premier Johanna Sigurdadottir, che non ha mai nascosto la sua omosessualità, ha sposato il 27 giugno la sua compagna.
L’Argentina, patria di papa Francesco, è stato il primo paese dell’America latina a legalizzare i matrimoni gay: diritti identici che per le coppe etero, sia per l’adozione che l’assistenza sanitaria. La legge fu fortemente osteggiata dall’allora arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio. L’Uruguay è stato il dodicesimo Paese al mondo ad approvare la legge, il secondo in America Latina; tra gli aspetti più curiosi, la possibilità data ai coniugi di decidere l’ordine del cognome da dare ai figli; e in caso di mancato accordo, di sorteggiarlo. La Nuova Zelanda il 17 aprile scorso è stato il primo Paese nell’area Asia-Pacifico, il 13° al mondo; la legge consente anche il riconoscimento dei matrimoni gay tenuti all’estero e non impone più ai trans di divorziare nel caso in cui decidessero di cambiare sesso.
A questi paesi se ne aggiungono altri con situazioni particolari. In Finlandia nel settembre 2001 è stata approvata una legge che riconosce alle coppie omosessuali gli stessi diritti delle etero; dal maggio 2009, inoltre le coppie gay possono adottare i figli naturali di uno dei due. In Messico le nozze sono possibili solo nella capitale, Città del Messico, e nello stato di Quintana Roo. In Brasile nozze gay anche nello stato di Alagoas; la Corte Suprema ha però riconosciuto alle coppie gay gli stessi diritti legali delle coppie etero. negli Stati Uniti le persone dello stesso sesso possono inoltre sposarsi in 11 diversi Stati Usa: Massachusetts, Connecticut, Iowa, Vermont, New Hampshire, Washington D.C., New York, Maine, Maryland, Rhode Island e Delaware.

Fonte: Portogallo, la Chiesa in campo contro le adozioni gay – Vatican Insider.

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