QUEI CRISTIANI CHE LOTTARONO CONTRO IL PAGANESIMO NAZISTA

“Ho conquistato lo Stato a dispetto della maledizione gettata su di noi dalle due confessioni, quella cattolica e quella protestante.”
“Il cristianesimo costituisce il peggiore dei regressi che l’umanità abbia mai potuto subire.”
“Oggi, chiunque abbia un po’ di familiarità con le scienze naturali non può prendere sul serio la dottrina della Chiesa in quanto tale: ciò che è in contraddizione con le leggi della natura, non può essere di Dio. Io non so niente dell’aldilà e sono tanto onesto da confessarlo.”
“Schiaccerò la Chiesa come si fa con un rospo.”
Pare che a dire queste frasi sia stato Adolf Hitler in persona… Queste erano le sue parole per la Chiesa! Molti nemici della nostra religione – dimostrando di non aver capito nulla di questa – sbraitano dicendo che Hitler era cattolico (o comunque cristiano)… Noi, consapevoli che questo scritto confuterà le loro stupide tesi, rincariamo la dose: aggiungo perciò che Joseph Goebbels, il Ministro della Propaganda del Terzo Reich, era cattolico; e Heinrich Himmler, capo delle famigerate SS, aveva studiato presso le scuole cattoliche e veniva dalla regione-simbolo del cattolicesimo tedesco ossia la Baviera (la stessa di Papa Ratzinger, per intenderci).
Capiamoci: questi soggetti erano al massimo battezzati! Non Cristiani! NO!
La storia, i fatti, i personaggi di cui vi parlerò, Vi aiuteranno a capire che il battesimo cristiano – che probabilmente tutti i gerarchi nazisti avevano ricevuto – è un atto che può essere tranquillimente cancellato dall’uomo quando è in preda all’oscurità del paganesimo che ammantò la Germania in quegli anni. La storia, i fatti, i personaggi di cui vi parlerò, Vi aiuteranno a capire che, quando nessuno aveva il coraggio di ribellarsi, furono proprio degli uomini di Chiesa e dei credenti a cercare di smuovere le acque, a tentare di riaccendere le coscienze. Essi non vollero tacere.
Il nazionalsocialismo era una religione del sangue, fanatica e blasfema. Quello che il nazismo voleva era sostituirsi al Cristianesimo… Gli altri dittatori si limitavano a prendere il potere; Hitler voleva l’uomo, il suo cuore e la sua fede. Molti vescovi invitarono i fedeli a non iscriversi al Partito ritenendo la sua ideologia un “inganno religioso” da combattere con tutte le energie. Ma gli attacchi contro le chiese si moltiplicarono tanto che Hitler stipulò opportunisticamente un concordato con la Santa Sede con il vero intento, invece, di sradicare in maniera definitiva il Cristianesimo dalla Germania. Infatti solo 5 giorni dopo la firma del Concordato si dava inizio al “progetto di controllo delle nascite di prole con malattie ereditarie”: un nome molto burocratico che celava un progetto sistematico e selvaggio di eutanasia.
I vescovi mostrarono tutta la loro paura verso la strada che aveva deciso di intraprendere il Reich: il volume “Il mito del 20° secolo”, scritto dal teorico del nazismo, A. Rosemberg, che in pratica sostituiva il culto della razza ariana e del Furher al credo religioso verso Gesù Cristo, fu inserito dal Sant’Uffizio nell’Indice dei libri proibiti come anti-educativo e anti-cristiano.

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