Ramadan in Pakistan: conversione all’islam in diretta tv, protestano le minoranze

di Imran Morris

Nel mese di digiuno un popolare show mostra il cambio di fede di un 20enne indù. In cinque minuti abbraccia la fede di Maometto. Il suo ex datore di lavoro: tutta una messa in scena. Protestano cristiani, indù, sikh e ahmadi. Il Dawn avverte: episodi analoghi aumentano la situazione di “emarginazione” delle minoranze.

Lahore (AsiaNews) – Le minoranze religiose pakistane – tra cui i leader cristiani – hanno condannato con forza la scelta di trasmettere in televisione la conversione di un giovane dall’induismo all’islam. La cerimonia è stata diffusa in occasione del Ramadan, il mese sacro di digiuno e preghiera per i musulmani, sull’emittente privata ARY Digital lo scorso 25 luglio. Anche se i media del Paese – non solo tv, ma anche settimanali e quotidiani – non sono nuovi alla pubblicazione di materiale “offensivo” nei confronti delle altre fedi, per la prima volta nella storia si è mostrata una scena riguardante la conversione di un non musulmano; per di più, nel corso di un popolare show televisivo che ha dato in pasto al pubblico uno degli aspetti più intimi e sacri della persona umana.

Younas Alam, direttore della Commissione per i diritti delle minoranze in Pakistan, sottolinea che dopo i recenti casi di conversioni forzate di donne non musulmane, questo è “un ulteriore attacco diretto alle minoranze”. Oltretutto il programma legittima solo l’islam come fede, mettendo alla berlina le altre.

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