Si sta per concludere il pellegrinaggio delle reliquie del santo piemontese particolarmente amato Oltremanica
di MARIA TERESA PONTARA PEDERIVA
Aveva viaggiato molto, in particolare fra Italia e Francia, ma la Manica non l’aveva mai attraversata, nonostante l’invito esplicito dell’allora arcivescovo di Glasgow negli ultimi anni della sua vita. Adesso il pellegrinaggio delle reliquie di san Giovanni Bosco in Gran Bretagna, che si concluderà il 15 gennaio, mostra ogni giorno di più la straordinaria devozione dei cattolici inglesi al salesiano torinese di cui ci si appresta a festeggiare tra 2 anni il bicentenario della nascita.
Secondo Robert Gardiner dell’Ufficio salesiano dei Social Media e Comunicazioni, don Bosco doveva essere molto interessato a visitare un paese che a quel tempo era nel pieno della rivoluzione industriale. “Egli credeva che Dio lo chiamasse a venire in Gran Bretagna. Uno dei motivi è che la sua Torino industriale non era così distante dalla situazione della nostra terra industriale: da entrambe le parti c’erano giovani per le strade e abusi da parte dei datori di lavoro, e lui era un appassionato dell’ evangelizzazione”.
Iniziato il 4 gennaio, il pellegrinaggio delle reliquie del fondatore dei salesiani – che rientra in un’iniziativa mondiale partita ancora nel 2009 – ha registrato una grandissima affluenza di persone in particolare giovani, come accaduto questa settimana presso la cattedrale di St. Chad a Birmigham dove sono confluiti studenti di ogni età per “salutare” il santo che ha tanto amato i ragazzi (nell’arcidiocesi esiste anche una parrocchia retta dai salesiani, a Cowley,).
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