Ricordiamo i martiri: 27 febbraio 2013

Pakistan: rifiutava di convertirsi cristiano ucciso. SIRIA: Il sacrificio di Suor Rima


Don Andrea Santoro a 7 anni
Pakistan: rifiutava di convertirsi all’islam, cristiano ucciso a colpi di pistola
È morto Younas Masih, 55enne cristiano di Chaman, nella provincia del Baluchistan, colpito il 31 gennaio scorso con cinque proiettili da uno sconosciuto mentre tornava a casa. Masih era impiegato in qualità di operaio in una ditta di Chaman; gli amici lo descrivono come una persona onesta, affidabile e ferma nella sua fede cristiana, tanto da essere più volte coinvolto nelle attività della parrocchia di appartenenza. Fonti locali, dietro anonimato, raccontano all’agenzia AsiaNews che di recente alcuni colleghi gli hanno chiesto di convertirsi all’islam; una proposta che egli ha rispedito – sdegnato – al mittente, dicendo di voler restare “saldo nella fede in Cristo”. Pur sapendo di conversazioni alle sue spalle e nonostante le ripetute minacce, egli ha continuato il lavoro e non ha mai ceduto alle pressioni o ai ricatti. Il 31 gennaio i colleghi sono tornati alla carica, chiedendogli di nuovo di convertirsi. Ne è scaturita una discussione animata. Il giorno stesso, sulla via di casa, egli è stato raggiunto da un uomo armato che l’ha fermato e ha esploso cinque colpi di proiettile. Trasportato d’urgenza in ospedale, egli è stato ricoverato in condizioni definite subito “critiche”. Il figlio ha cercato di denunciare l’episodio alle Forze dell’ordine, ma gli agenti non hanno voluto redigere il First Information Report (Fir) e aprire un fascicolo di inchiesta. Nonostante i ripetuti tentativi, le forze dell’ordine hanno respinto ogni appello alla giustizia lanciato dalla famiglia.

SIRIA: Il sacrificio di Suor Rima
“La mattina dell’attentato suor Rima aveva meditato il passo in cui Gesù scaccia i demoni, confessando a Dio di essere disposta a offrire la sua vita se il suo sacrificio poteva alleviare le sofferenze della popolazione siriana. Dopo la preghiera, le due religiose sono uscite per la quotidiana visita alle famiglie e agli ammalati, con la certezza di ritrovarsi a casa per pranzo”.
A raccontare con commozione gli ultimi momenti della suora scomparsa in Siria alcuni giorni fa è il Nunzio Apostolico a Damasco mons. Zenari. Come lui, tanti sono in angoscia per questa religiosa quarantenne rimasta vittima di un attentato il 15 gennaio scorso.
Suor Rima era una religiosa delle Suore Maestre di S. Dorotea-Figlie dei Sacri Cuori. Insieme a un’altra consorella di origini italiane, portava avanti il lavoro di missione cristiana fra i giovani, gestendo un convitto per studentesse, a pochi metri dall’Università di Aleppo.
Nel racconto del vescovo siriano, l’ultimo a vedere suor Rima sarebbe stato il giardiniere: “Intorno alle 12, l’uomo stava conversando con la religiosa di ritorno dal lavoro mattutino, quando i due sono stati investiti da un muro di fuoco. Una volta riaperti gli occhi il giardiniere, rimasto ferito, ha visto intorno a sé solo macerie”. Il suo corpo non è stato ancora trovato, e Rima non è mai tornata a casa.

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