Rivoglio Mario | Costanza Miriano

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E così un’altra volta Facebook censura Mario Adinolfi, questa volta in maniera anche più radicale e grave bloccando pagina e profilo personale, per questo in segno di solidarietà abbiamo deciso di ripubblicare il capitolo 14 di “Voglio la mamma” -I venti punti , con la sintesi delle tematiche affrontate nel libro. 

 Capitolo 14 di Voglio la mamma – I 20 punti

di Mario Adinolfi

 

Giunti verso la fine di questa strada compiuta insieme, credo sia necessario racchiudere quel che si è provato a dire in venti punti che rappresentano principi irrinunciabili che ritengo non solo non debbano essere negoziabili, ma necessitino un’attività di proselitismo per ricondurre il dibattito intellettuale e politico sui temi tabù che abbiamo affrontato dentro i confini di una razionalità condivisa, lontano dall’impazzimento modaiolo che sembra avere la meglio in questa fase.

 

 

 

1. Non esiste l’individuo, esiste la persona, dunque l’individuo in relazione con altri individui. La relazione primigenia, archetipica e intangibile, è quella tra madre e figlio. Negarla è negare la radice dell’essere umano.

 

2. La libertà individuale è un totem che non necessita di tutele e non genera diritti. Al contrario, la libertà personale, dunque la libertà degli individui in relazione con gli altri, è preziosa e va ampliata senza che nuovi diritti ledano però l’essere umano in radice.

 

3. La libertà personale da tutelare in via prioritaria è quella dei soggetti più deboli: bambini, malati, anziani.

 

4. Il primo diritto è il diritto a vivere.

 

5. Non esiste un diritto all’aborto, esiste un diritto alla nascita. L’aborto è sempre una tragedia e un fallimento, come tale va trattato e con ogni sforzo possibile evitato.

 

6. I diritti prioritari da tutelare sono quelli della libertà personale, dunque relazionale, per eccellenza: i diritti della famiglia.

 

7. Non esistono le famiglie, esiste la famiglia: cellula base del tessuto sociale, composta da un nucleo affettivo stabile aperto in potenza alla procreazione. In natura la procreazione avviene con l’unione di un uomo e di una donna. E’ questa la base di un nucleo familiare propriamente detto.

 

8. L’omosessualità è una tendenza sessuale ovviamente legittima, i cui legami affettivi stabili possono essere tutelati da istituti giuridici, ma nettamente distinti dal matrimonio.

 

9. La rottura della sacralità e dell’unicità dell’istituto matrimoniale come unione di un uomo e di una donna, porta inevitabilmente e logicamente alla estensione dell’istituto stesso ad ogni forma di legame affettivo stabile. La legittimazione di poligamia, poliandria, unioni a sette, otto, dieci o venti persone, sarebbe dietro l’angolo con conseguenze letali per il tessuto sociale e la stabilità finanziaria degli Stati.

 

10. Non esiste l’omogenitorialità. Non esiste la genitorialità. Esistono la maternità e la paternità.

 

11. Negare a un bambino il diritto ad avere una madre e un padre, sostituendoli con il “genitore 1″ e “genitore 2″, è una forma estrema di violenza su un soggetto debole.

 

12. La sfera sessuale di un minore è intangibile e sono intollerabili le norme che prevedono la non procedibilità d’ufficio contro le persone che hanno rapporti sessuali con bambini di dieci anni e assumono per libero il consenso all’atto sessuale di ragazzini di quattordici anni.

 

13. Il turismo sessuale degli occidentali avente per oggetto in particolare le minorenni e i minorenni asiatici, è una violenza orrenda che merita il peggiore stigma sociale.

 

14. La variazione dell’identità sessuale di una persona dovrebbe essere prevista in casi del tutto eccezionali. Il mercimonio del corpo di una persona spesso in una finta fase di transizione da un’identità sessuale all’altra, grazie alla quale si ottiene maggiore attenzione e successo nel mercato della prostituzione, è un’attitudine che va combattuta.

 

15. La compravendita del corpo femminile, nella forma estrema della compravendita della maternità e dell’orrendo “affitto” dell’utero, che fa leva sullo stato di bisogno della donna per toglierle anche l’elemento più intimo della propria identità sessuale, va vietato da ogni normativa.

 

16. Tra due gay ricchi che fanno strappare dal seno della madre il neonato appena partorito per far finta di essere madre e padre, e il neonato così platealmente violato fin dai suoi primi istanti di vita, chiunque non abbia un bidet al posto del cuore sta con il neonato. E con sua madre.

 

17. L’eutanasia infantile è una procedura nazista e il protocollo di Groningen è un documento fondativo di una nuova pericolosa eugenetica discriminatoria e razzista.

 

18. Le diagnosi prenatali hanno fatto crollare nei paesi Occidentali le nascite di albini, affetti da sindrome di Down e da altre alterazioni cromosomiche. E’ intollerabile questa strage di persone affette da minime disabilità.

 

19. La morte non è mai “dolce”. L’instaurazione di norme che prevedano l’eliminazione delle persone in condizione di difficoltà grave fisica o psichica, secondo il labile e mutevole principio che la loro sarebbe una “vita non degna di essere vissuta”, apre la strada all’inferno.

 

20. Al centro della difesa della vita e della persona c’è la donna. Il futuro della razza umana ha le forme di una madre. Così è, così è sempre stato, così sempre sarà.

 

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Su Facebook si sta ricreando la comunità Rivoglio la mamma
https://www.facebook.com/rivogliolamamma?fref=ts

 

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Mario Adinolfi oggi, 20 giugno 2014:

 

Avete ragione voi

Ieri sera, mentre ero ospite alla Zanzara di Radio 24, per rispondere alla quotidiana mitragliata di insulti che un esponente LGBT aveva avuto la grazia di rivolgermi (nel caso Vladimir Luxuria, secondo cui avrei scritto Voglio la mamma per “trovarmi un lavoro, il lavoro di omofobo”, detto da lui, che con il lavoro di travestito c’ha campato in vari modi fino al Parlamento, l’Isola dei Famosi e il Grande Fratello), ho scoperto che il mio profilo Facebook e quello di VLM erano stati chiusi d’imperio.

 

A Giuseppe Cruciani e David Parenzo, che volevano minimizzare, spiegavo che negarmi la possibilità di esprimermi via social network, dato peraltro che gli amici di VLM erano diventati 23mila, era come se a loro fosse stata tolta la trasmissione. Avrebbero minimizzato?
Voglio la mamma è uscito tre mesi fa, da meno di due mesi abbiamo cominciato a costituire i circoli, da allora è stato un susseguirsi di insulti, dispetti, contestazioni, censure, minacce e il tutto nel silenzio assoluto dei media, con l’obbligo delle tv di non parlare mai di VLM, dei giornali di non recensirlo, del ceto intellettuale di oscillare tra la derisione dell’autore e l’accusa insopportabile di omofobia o addirittura parafascismo. Le librerie hanno cominciato a boicottare la diffusione e per fortuna abbiamo attivato l’email [email protected] dove migliaia di persone hanno ordinato VLM per averlo subito a casa, aggirando così ostacoli e lentezze.
Vi assicuro però che è faticoso. Leggere anche colleghi blogger, giornalisti o scrittori “liberali” esultare per la chiusura del mio piccolo spazio sul web di libera espressione del pensiero mi ha fatto capire che forse tutta questa fatica è graffiare il muro con le unghie. Ho subito sgarbi anche da persone che consideravo amiche, che da me hanno ricevuto molto, adesso sono un po’ stanco. Che vi devo dire, avete ragione voi. Continuate così, tappando la bocca a chi la pensa diversamente da voi sulla famiglia, sulle ragioni del nascere, dell’amare, del morire, otterrete il risultato che vi state prefiggendo: dimostrare che due più due non fa quattro.
Io stacco, almeno per un po’. VLM e io stesso non meritavamo tutto quello che siamo stati e siamo costretti quotidianamente a subire. Adesso togliamo il disturbo, troverete sicuramente qualcun altro da offendere, odiare, minacciare, censurare, mettere a tacere.
Buona continuazione.
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****AGGIORNAMENTO (h 11:55 20 giugno) da facebook****

Hanno oscurato per 24 ore questa pagina, per la seconda volta in 20 giorni è stato dato l’attacco alla nostra libertà di pensiero. Ma ancora una volta, Voglio La Mamma vince. Grazie a tutti per la mobilitazione, vogliono intimidirci ma non ci riusciranno.
mario2

Fonte: Rivoglio Mario | Costanza Miriano.

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