Rivolte arabe, Obama (forse) ci ripensa

di Gianandrea Gaiani10-12-2012

Obama arabo

L’arresto in Egitto di Muhammad Jamal Abu Ahmad, capo della rete terroristica islamista responsabile dell’assalto dell’11 settembre scorso contro il consolato degli Stati Uniti a Bengasi costato la vita a quattro americani incluso l’ambasciatore Christopher Stevens, rappresenta solo uno degli elementi emersi negli ultimi giorni che sembrano indurre Washington a ripensare il suo ruolo nelle rivoluzioni della cosiddetta “primavera araba”.

Abu Ahmad, 45 anni, già militante della Jihad Islamica egiziana scarcerato nel marzo 2011 dopo la caduta del regime di Hosni Mubarak, ha costituito una cellula di miliziani grazie al supporto finanziario di al-Qaeda e su ordine diretto di Ayman al-Zawahiri, l’egiziano erede di Osama bin Laden alla testa di al-Qaeda, intenzionato ad approfittare del crollo del regime di Gheddafi per consolidare la presenza jihadista in Libia.

La notizia della cattura di Ahmad (sulle cui tracce era da tempo l’ex capo della Cia, il generale David Petraeus) giunge pochi giorni dopo le rivelazioni del New York Times circa lo sconforto dell’Amministrazione Obama quando scoprì che l’autorizzazione al Qatar di fornire armi ai ribelli libici consentì in realtà all’emirato di equipaggiare soprattutto i miliziani islamisti. Una notizia a dire il vero non nuova, basti pensare che l’uomo del Qatar a Tripoli era quel Abdelhakim Belhadj che aveva trascorsa un po’di tempo in una prigione segreta della CIA per terrorismo. Difficile pensare che Washington abbia agito con ingenuità senza rendersi conto che sauditi, qatarini ed Emirati Arabi Uniti appoggiavano in Libia come altrove i diversi gruppi islamici; dai Fratelli Musulmani ai salafiti senza trascurare le milizie vicine ad al-Qaeda.

Cliccare sul link per continuare a leggere: La nuova bussola quotidiana quotidiano cattolico di opinione online – Rivolte arabe, Obama (forse) ci ripensa.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Africa e Medio Oriente, Americhe. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.