Ruini obiettore di coscienza contro Ponzio Pilato » Settimo Cielo – Blog – L’espresso

C’è voluto il cardinale Camillo Ruini per finalmente udire “apertis verbis” quello che alla luce del senso comune tutti si sarebbero aspettati che la Chiesa dicesse da subito, sul modo con cui Mario Monti e i suoi intendono agire sulle questioni etiche fondamentali, quelle che la stessa Chiesa definisce “non negoziabili”.

Su tali questioni l’agenda di Monti non ha neppure una riga. E interpellato in proposito il 28 dicembre, l’aspirante premier disse che si sarebbe rimesso al parlamento, “nel rispetto della libertà di coscienza”. Andrea Riccardi, nei giorni successivi, gli tenne bordone declassando le questioni etiche a “non urgenti”.

Come per un blocco inibitorio – visti gli “endorsement” in bianco tributati a Monti –, né dal Vaticano, né dalla conferenza episcopale italiana, né dal quotidiano “Avvenire” si sono levate nette e forti espressioni di dissenso rispetto a questa linea pilatesca.

Si è dovuto aspettare, appunto, il 10 gennaio per sentire Ruini pronunciarsi così:

“Le convinzioni di coscienza non sono solo un fatto individuale ma riguardano il vero e il falso. L’umanità del XXI secolo si trova di fronte a questioni fondamentali che prima non erano rimesse alle nostre scelte personali, sociali, politiche. Sui grandi temi etici e antropologici, allora, è certamente una questione di coscienza, ma non solo. Io ricorrerei piuttosto al concetto di obiezione di coscienza. Una forza politica può dire: se qualcuno non è d’accordo, è concessa l’obiezione di coscienza. Ma non si può ridurre tutto alla coscienza personale dei singoli esponenti, senza che ci sia una presa di posizione e una linea da seguire. Non è adeguato alla rilevanza pratica del problema oggi”.

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