RUSSIA Croci divelte in Russia e slogan pro Pussy Riot su una chiesa in Georgia – Asia News

di Nina Achmatova

Continuano episodi di intolleranza dopo la condanna della band punk femminista russa. Nella Chiesa ortodossa acceso il dibattito tra chi denuncia una campagna di anti-clericalismo e chi invita a sfruttare il momento per risolvere il problema del rapporto con la società.

Mosca (AsiaNews) – Croci divelte in Russia e scritte sui muri delle chiese in Georgia. Continuano le azioni anti-clericali in nome della scarcerazione delle Pussy Riot, la band punk femminista di cui tre componenti sono state condannate a due anni di detenzione per una performance anti-Putin messa in scena nella cattedrale di Mosca. Dopo le quattro croci di legno tagliate e abbattute a fine agosto nelle regioni di Chelyabinsk e Arkhangelsk, altre due croci sono state fatte a pezzi nel distretto di Pervomaisk, regione di Altai, il 5 settembre. Come riporta il sito d’informazione religiosa, Portalcredo.ru, sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta lo scorso 10 settembre per il reato di “vandalismo” (articolo 214 del Codice penale). Secondo gli inquirenti, i possibili responsabili sarebbero già stati individuati.

Episodi di questo genere sono aumentati in Russia dopo che il 17 agosto, nel giorno della sentenza di condanna delle Pussy Riot – colpevoli di “teppismo motivato da odio religioso” – una delle femministe del gruppo ucraino Femen aveva protestato contro il verdetto tagliando con una motosega una croce a Kiev.

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