Savita, l’aborto “terapeutico” e le bugie anticattoliche « Libertà e Persona

di Giuliano Guzzo

Savita Halappanavar, giovane di origine indiana, è morta nei giorni scorsi in Irlanda a causa dell’aggravarsi delle proprie condizioni in seguito ad un aborto che i medici, nonostante i forti dolori accusati e le sue richieste, hanno tardato a praticarle motivando questo diniego – così si dice – sulla base della loro fede cattolica. Non è chiaro se l’aborto, se fosse stato praticato quando lei lo chiese, e cioè pochi giorni prima rispetto a quando poi è stato effettuato, le avrebbe allungato l’esistenza; sta di fatto che a questo dramma sta già facendo seguito, com’era prevedibile, una fortissima campagna a favore di una legislazione abortista in un Paese, l’Irlanda appunto, che a tutt’oggi ne è privo. La notizia ha naturalmente sollevato forti polemiche anche in Italia come dimostra, per esempio, il portale dell’Uaar, nel quale è addirittura riportato che Savita è «morta perché l’Irlanda “è un paese cattolico”. Tanto è cattolico, che vi si può morire perché i medici rifiutano un aborto, anche se è in pericolo la vita di una madre» [1].

Ora, dinnanzi a simili “sparate” sono necessarie, per depurare la realtà da pregiudizi e insinuazioni, alcune brevi ma essenziali precisazioni, anzitutto di natura giuridica: in Irlanda l’aborto è sì illegale, ma il cosiddetto “aborto terapeutico [2]” – quello che, se effettuato qualche giorno prima, avrebbe potuto impedire (anche se non è certo) la morte della povera Savila – è consentito. Infatti, l’articolo 40.3.3 della Costituzione irlandese riconosce a chiare lettere «il diritto alla vita del nascituro unborne, salvo restando il diritto alla vita della madre» [3] e la Suprema Corte ha specificamente riconosciuto che, nel caso in cui la gravidanza costituisca un rischio reale e sostanziale per la vita (non per la salute) della donna, ivi incluso un rischio di suicidio, la protezione accordata al diritto alla vita consente, ancorché in via eccezionale, l’aborto [4].

Cliccare sul link per continuare a leggere: Savita, l’aborto “terapeutico” e le bugie anticattoliche « Libertà e Persona.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa, Varie. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.