L’arcivescovo di Milano ha presentato il suo ultimo libro con Violante, Mieli e Mirabelli
redazione
«La libertà di religione è in cima alla scala dei diritti, sotto questo titolo ci sono parecchi nodi che toccano la libertà civile oggi e che vanno dalle persecuzioni violente in alcuni paesi, ai problemi di conversione, alla distinzione tra religioni e sette, fino al punto di domanda sulla neutralità dello Stato». Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, a conclusione della presentazione del suo libro «Non dimentichiamoci di Dio. Libertà di fedi, di culture e politica», edito da Rizzoli, cui hanno preso parte anche Cesare Mirabelli, Luciano Violante e Paolo Mieli.
«La a-confessionalita’ – ha spiegato Scola – non può significare neutralizzazione delle religioni ma significa costringere la religione come soggetto pubblico ad assumersi la sua responsabilità senza favoritismi di sorta ma lasciandole il suo spazio».
Il cardinale ha spiegato di avere scritto questo libro anche in reazione alle «critiche» in cui è stato recepito il suo discorso nella scorsa festività di Sant’Ambrogio. «Non proponevo certo – ha sottolineato – ad un ritorno ad una concezione di libertà religiosa come affermazione muscolare del cristianesimo che deve sopraffare chissà che cosa come invece alcuni hanno interpretato». «Il fatto che la società è divenuta plurale – ha invece osservato – non può annullare il bene sociale del vivere insieme che va regolamentato in termini estremamente delicati. Se sono contrario a che la società – ha aggiunto come esempio – perda il valore del matrimonio tra l’uomo e la donna aperto alla vita, io ho il dovere di affermarlo nello spazio pubblico».
Della necessità di vigilare sul rispetto delle violazioni alla liberata’ religiosa sia quando queste assumono forme «aggressive ed evidenti», sia quando assumono forme «striscianti, apparentemente miti», ha parlato anche l’ex presidente della Corte Costituzionale Mirabelli, mentre l’ex presidente della Camera Violante ha ricordato come nella storia «in nome della libertà di pensiero si è aggredita la libertà di religione mentre non è avvenuto il contrario».
Fonte: Scola: “La libertà religiosa in cima alla scala dei diritti” – Vatican Insider.
