Scontri in Egitto, decine di morti. Bruciano le chiese | Tempi.it

agosto 14, 2013 Redazione

La polizia sgombera i Fratelli Musulmani accampati in protesta e scoppia la battaglia. Violenze nel resto dell’Egitto, dove sono stati dati alle fiamme 22 edifici cristiani

 

Al Cairo la conta dei morti va avanti e cresce di ora in ora, davanti ad una protesta che dalle piazze della capitale si è allargata a tutto il Paese. Stamattina sono iniziate le operazioni di sgombero delle due piazze della capitale egiziana, Nahda Square e Rabaa el-Adaweya, dove si erano accampati i Fratelli Musulmani e i sostenitori dell’ex-presidente Mohammed Morsi in protesta dopo la caduta del Governo: la polizia però ha usato la mano violenta, prima con il lancio di fumogeni, poi aprendo il fuoco sulla folla. Per ora i deceduti sarebbero più di 120, secondo quanto riportato dalla tv araba Al Jazeera e da un reporter francese di France Press, che ha avuto la possibilità di contare i corpi radunati in tre obitori provvisori allestiti in città. Ma sono cifre, ovviamente, provvisorie, che cambiano da un momento all’altro. Ben più ampia, invece, è la stima fatta dal partito dei Fratelli Musulmani, che denuncia più di 2mila morti e 9mila feriti. Le violenze di oggi hanno portato alle dimissioni del vice-presidente ad interim Mohammed El Baradei.egitto_chiese1

CHIESE BRUCIATE IN TUTTO IL PAESE. In poche ore poi la protesta si è estesa anche al resto del Paese, con scontri e violenze in altre città: almeno 17 morti a Foyoum, dove i militanti pro-Morsi hanno assaltato i commissariati di polizia, mentre incidenti si registrano anche ad Alessandria. E si ha notizia anche dell’assalto ad tante chiese cristiane. AsiaNews parla di 22 edifici religiosi attaccati dai Fratelli Musulmani. A riferirlo è il portavoce della Chiesa cattolica egiziana, padre Rafic Greiche, che specifica che le chiese colpite sarebbero 7 cattoliche e almeno 15 copte: l’episodio più grave a Minya, nel centro-nord dell’Egitto, dove un edificio di culto copto è stato attaccato da migliaia di persone e incendiato. L’intervento massiccio della polizia non ha impedito la morte di 8 persone, oltre al ferimento di altre 30. Bottiglie incendiarie sono state lanciate invece contro una chiesa di Sohag, 500 chilometri a sud del Cairo, mentre un altro rogo sarebbe avvenuto presso una chiesa anglicana di Suez: «Stanno lanciando pietre e molotov contro la chiesa», è il messaggio scritto dal reverendo Mouneer Hanna Anis sul sito della diocesi. «So anche che ci sono altri attacchi a chiese Ortodosse a Minya, Sohag, così come ad un’altra chiesa cattolica a Suez. Per favore pregate e chiedete di pregare per la situazione infiammabile in Egitto» (su Twitter circolano alcune presunte foto di questi roghi).

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ATTACCHI AI COPTI. Le comunità cristiane sono diventate vittime da tempo della vendetta islamista: già all’indomani della caduta del governo di Morsi ci furono diversi assalti a chiese e comunità copte, viste dai Fratelli Musulmani come un nemico che ha agevolato la presa di potere dell’esercito ai danni di Morsi. Intanto nella capitale la battaglia tra i sostenitori dei Fratelli Musulmani e la polizia è andata avanti per tutto il giorno. Nahda Square è stata sgomberata in fretta, e gli scontri si concentrati quindi a Rabaa, dove dai palazzi circostanti i cecchini sparavano ai militanti pro-Morsi, che a loro volta rispondevano con armi da assalto. Dopo ore di combattimento, i Fratelli Musulmani hanno iniziato ad abbandonare la piazza con le mani alzate, in segno di resa.

Su Twitter invece circola questa immagine. Arriva da Assiut, città sul Nilo. Un gruppo di suore si nasconde sui tetti, dopo che la chiesa di St. George è stata data alle fiamme. In città sono stati distrutti anche diversi negozi gestiti da cristiani.

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Fonte: Scontri in Egitto, decine di morti. Bruciano le chiese | Tempi.it.

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