Se il fattore-cristianesimo è decisivo nel Medio Oriente in fiamme – Vatican Insider

In un libro-intervista l’intellettuale maronita Samir Frangieh fotografa il “dopo” Primavera araba.

di GIACOMO GALEAZZI

I cristiani sono l’ago della bilancia in Medio Oriente, dove “è facile schierarsi, molto più arduo è tessere legami e costruire opportunità di dialogo”, evidenzia lo storico Andrea Riccardi. I cristiani siriani e, in generale, i cristiani d’Oriente, hanno ora l’opportunità storica di diventare l’anello di congiunzione tra «comunità impaurite» perché sono gli unici che possono offrire garanzie a tutti, dai curdi agli alawiti, dagli sciiti ai sunniti.”La caduta del regime di Assad segnerà la fine della guerra fredda mediorientale”. Ne è convinto l’intellettuale Samir Frangieh, il maronita che 15 febbraio del 2005 annuncio’ in tv l’inizio della ”pacifica intifada libanese” contro la presenza siriana in Libano, all’indomani dell’assassinio di Rafiq Hariri, a nome di tutto il vasto schieramento che si richiamava all’ex premier ucciso.

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