Sintesi: Il regime di Assad devasta il paese e il suo popolo. Ma in mezzo a questa scellerata follia, l’amore di Dio si muove per mezzo della Chiesa siriana. “La nostra opera di soccorso sta crescendo e un numero sempre maggiore di membri delle nostre chiese è coinvolto”, ha confessato un pastore locale. In questo articolo edificanti testimonianze dalla Chiesa in Siria.
Assassini mirati. Massacri. Abusi. Profughi. La Siria è in decomposizione. Il regime di Assad non molla e devasta il paese e soprattutto il suo popolo senza pietà da ormai 18 mesi. Assad è sempre più solo e avrebbe dovuto esserlo qualche migliaia di morti fa. Ma in mezzo a questa scellerata follia, l’amore di Dio si muove per mezzo della Chiesa siriana. “La nostra opera di soccorso sta crescendo e un numero sempre maggiore di membri delle nostre chiese è coinvolto”, ha confessato un pastore locale a un nostro collaboratore del posto. “Ora siamo in grado di raggiungere parecchie persone che si sono rifugiate in alcune scuole. Quegli edifici sono pieni di donne e bambini. Riusciamo a dare loro un po’ di soccorso e di incoraggiamento mediante il messaggio dell’amore”. Questo pastore si riferisce a Damasco, la capitale, scenario di guerra in più di un’occasione tra i ribelli e l’esercito di Assad, ma dove oggi qualche chiesa riesce ad avere servizi regolari, con tanto di nuove persone che varcano le loro porte attirate dal messaggio di amore e di speranza.
Ma Damasco è solo uno degli scenari. Aleppo è scossa dai bombardamenti; la CNN oggi parla addirittura di massacro di bambini. In città come Homs e Daraa, la situazione è altrettanto pesante, le chiese non riescono a riunirsi e quando lo fanno, a loro rischio e pericolo, in pochi si presentano. Per molti la morte attende al varco, l’incertezza regna. Eppure anche in città come queste, alcune comunità rischiano tutto offrendo aiuti e soccorso a feriti, profughi in fuga, persone rimaste senza casa e senza nulla.
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