SIRIA: ISIS DA’ IL VIA AL JIHAD DEI CIELI | Ereb

 

Lo Stato islamico (Is) sta costringendo i militari dell’esercito siriano ad istruire i terroristi nel pilotare gli aerei da guerra confiscasti nelle base di Tabqa situata nella provincia di al Raqqa. A rivelare questa nuova strategia, una sorta di jihad del cielo, sono gli stessi membri dell’Is sui loro profili Twitter. Secondo la Cnn Arabic non è ancora chiaro quanti aerei abbiano a disposizione i terroristi, ma alcuni analisti notano che la base di Tabqa era uno dei principali compound militari dell’esercito di Bashar al-Assad. Secondo un’analisi dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) l’aviazione militare siriana avrebbe a disposizione almeno 105 Mig-21, 50 Mig-23 e 24 Mig-29, oltre a circa 70 fra Su-22 e Su-24[1].

L’ipotesi di un utilizzo dei caccia in dotazione all’esercito siriano da parte dell’Is è inquietante e mostra la “non strategia degli Usa” nel gestire la lotta contro lo Stato islamico.

La Siria è ormai solo un campo di battaglia e non è più uno stato, anche se il regime siriano è riuscito a sopravvivere finora grazie alle armi provenienti dalla Russia e all’assistenza dell’Iran e di Hezbollah. Il governo di Bashar al Assad ha potere solo in alcune aree del paese, in particolare nell’area di Damasco, ma i recenti scontri sul Golan (a soli 80 km dalla capitale) mostrano che anche la capitale siriana non è nel pieno controllo di Assad. Il nuovo governo di Wael al-Halqi presentato ieri a Damasco, è di fatto poco più di un’organizzazione con un controllo sui territori a macchia di leopardo. Il paese resta diviso fra organizzazioni come Is, fronte al-Nusra, Jaish al Islam, ciò che resta del Free Syrian Army e i curdi.

Di recente il presidente Obama ha sottolineato che per il momento non vi è alcuna strategia precisa per combattere lo Stato islamico, confermando che la Casa Bianca non ha alcuna idea di come agire sul campo, proseguendo con la tattica indiretta utilizzata in Libia: bombardamenti, istruttori militari, armi a milizie fedeli, che poi però presentano sempre il prezzo da pagare.

Il prossimo problema dopo l’Is sarà ovviamente uno Stato curdo. La Turchia, membro Nato che permette il passaggio di jihadisti stranieri, l’Iran grande alleato di Assad, permetteranno tutto questo?

S.C.

Fonte: SIRIA: ISIS DA’ IL VIA AL JIHAD DEI CIELI | Ereb.

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