Siria, la violenza quotidiana che distrugge un popolo – Vatican Insider

Parla a Radio Vaticana il nunzio apostolico a Damasco, monsignor Mario Zenari

Domenico Agasso Jr.

Una tragedia quotidiana; una grave emergenza umanitaria, peggiorata anche da un inverno particolarmente rigido, per la quale la comunità internazione dovrebbe sollecitare una tregua tra le parti in conflitto. La definisce così la situazione siriana il nunzio apostolico a Damasco, mons. Mario Zenari, a Radio Vaticana, dopo l’ultimo episodio drammatico avvenuto ieri: l’uccisione di almeno dieci persone e il ferimento di altre decine, vittime di un raid aereo su un sobborgo della capitale eseguito dalle forze del regime.
Mentre si continua a vivere in un clima di violenza, Walid Al-Moualem, ministro degli Esteri siriano, ribadisce il rifiuto di qualsiasi ipotesi di rimozione del presidente Bashar al-Assad; la Francia, invece, annuncia una riunione dell’opposizione siriana, fissata per il 28 gennaio a Parigi.
«Qui, a Damasco, sono quotidiane le esplosioni che si sentono, i voli aerei dei cacciabombardieri che si levano in volo», ha raccontato mons. Zenari, «In altre parti del Paese è la stessa cosa. Direi che purtroppo è diventata una tragedia quotidiana, le esplosioni, gli attacchi… Purtroppo, la soluzione di questo conflitto sembra farsi sempre più ingarbugliata, con ogni giorno che passa: è molto difficile vedere la fine del tunnel».

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