(dall’inviata Sir a Bratislava) – “Basta piangere” bisogna fare passi concreti per la pace in Siria e il primo passo è l’immediato “cessate-il-fuoco” da entrambe le parti. È monsignor William Shomali, vescovo ausiliare del Patriarcato latino di Gerusalemme, a parlare così a margine dell’assemblea plenaria del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa in corso a Bratislava. Ai giornalisti il vescovo presenta il suo piano di pace per la Siria, diviso in quattro punti. Il piano nasce dalla considerazione che “il conflitto siriano dura da due anni e mezzo e se non si trova una soluzione può durare altri due anni e mezzo”. Le conseguenze del conflitto sono drammatiche: quattro milioni di persone vivono fuori dalle loro case di cui due milioni in Turchia, Iraq, Libano e Giordania e più di 110mila sono i morti, per non parlare delle conseguenze psicologiche che la violenza vissuta ha sui bambini”. Occorre, dunque, passare subito all’azione.
Il primo punto del processo di riconciliazione tratteggiato da monsignor Shomali è il “cessate-il-fuoco”, “fermare la violenza da ambedue le parti”.
Fonte: SIRIA: MONS. SHOMALI (GERUSALEMME), UN PIANO DI PACE IN 4 PUNTI – VIETATO PARLARE.