Siria, nunzio Zenari: «L’avanzata dei jihadisti è un pericolo per tutti» – Vatican Insider

Il Nunzio apostolico a Damasco commenta la situazione nel Paese sconvolto dalla guerra. Le italiane rapite? “Difficile avere notizie”

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Roma

 

«Tutta la comunità internazionale deve prendere seriamente questi problemi che – come si vede – sconfinano facilmente nei vari Paesi dell’area». Così mons. Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, commenta la situazione nella Siria sconvolta dalla guerra, complicata anche dall’avanzata degli jihadisti che vogliono ripristinare il Califfato islamico su tutto il territorio. Ai microfoni della Radio Vaticana, Zenari evidenzia come ci siano pericoli non solo per i cristiani ma anche per tutte le altre minoranze religiose.

 

 

«Durante il primo anno di rivolta  in Siria non si vedevano particolari problemi. I problemi sono arrivati l’anno seguente ed il terzo anno, con la venuta di elementi estremisti ultraradicali provenienti da fuori. Se si estendesse – speriamo di no – questo movimento dello Stato islamico, allora la situazione diverrà certamente molto seria, molto critica sia per i cristiani sia per gli altri perché stanno facendo saltare in aria anche alcune moschee. Questo conflitto è andato evolvendosi in una maniera impensabile; non si sa ancora come si evolverà: sta appiccando il fuoco in Libano, in Iraq…», dice il nunzio.

 

 

Zenari spiega che «le situazioni relative alla sicurezza e al piano umanitario rimangono sempre molto critiche in certe zone più che in altre: in questa ultima settimana con bombardamenti nei dintorni di Damasco, ieri sera ancora tre mortai molto vicini alla nunziatura apostolica. Poi ci sono delle zone particolarmente critiche come il Nord, Aleppo… La zona è ancora molto  insicura per non parlare del nord-est, dove si è installato questo Stato islamico».

 

 

Inoltre, «per quanto riguarda l’esodo quotidiano della gente, ogni minuto una famiglia è costretta a lasciare la propria casa, magari andando verso la costa mediterranea o addirittura in Libano. I cristiani vivono nella stessa barca di tutti. In qualche caso hanno sofferto in modo particolare con l’avanzata di estremisti in alcuni villaggi come Maalula, Sadat, Kassab…».

 

 

Con il rapimento delle due volontarie italiane, poi,  «si è aggiunta una disgrazia in più alla Siria che deve già fare i conti con questo conflitto sanguinoso e terribile che sta per essere dimenticato per varie cause, non da ultimo perché è anche difficile venire per i giornalisti. È molto rischioso, bisognerebbe tenere vivo il problema di questa situazione che la gente sta vivendo». Alla domanda se si abbiano notizie dal territorio delle due italiane rapite, il nunzio spiega che «è difficile averne perché è una zona remota: è molto difficile entrarvi; ci sono vari gruppi a volte in lotta gli uni contro gli altri. È una situazione molto complicata».

Fonte: Siria, nunzio Zenari: «L’avanzata dei jihadisti è un pericolo per tutti» – Vatican Insider.

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