Dopo mesi di silenzio il dittatore torna per un discorso alla nazione: “Non svendiamo il Paese a ei fantocci”. La comunità internazionale compatta contro di lui: “Sconnesso dalla realtà”. Benedetto XVI: “Continuando così niente vincitori, solo vinti”.
Damasco (AsiaNews/Agenzie) – Dopo diversi mesi di assenza dalla scena politica, il presidente siriano Bashar al Assad è riapparso in televisione per attaccare con forza l’opposizione “composta da fantocci al soldo di potenze straniere”. Durissime le reazioni della comunità internazionali, mentre il Papa torna a chiedere un cessate il fuocoe il dialogo, “unica strada per la pace in Siria”.
Nel discorso tenuto ieri, Assad ha chiuso la porta a ogni possibile negoziato: “Non negozieremo con chi usa la violenza e con quelli che sono dietro questi fantocci. Il governo continuerà a usare la forza per fermare chi lo vuole rovesciare: serve una mobilitazione nazionale per combattere contro gli estremisti”.
In Siria, ha aggiunto, “verrà creata una Conferenza nazionale per redigere una nuova Costituzione che verrà sottoposta a referendum, al quale seguiranno elezioni politiche. Siamo disponibili a dialogare con partiti e con individui, ma solo se non vendono il loro Paese agli stranieri”. Il presidente si è poi allontanato fra slogan festanti e cori a suo favore.
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