Siria, ribelli: «Il nostro ostaggio più giovane» | Tempi.it

aprile 23, 2014 Leone Grotti

Kessab è un villaggio armeno in Siria attaccato dai ribelli lo scorso 21 marzo. La foto è stata pubblicata su network jihadisti e ripresa da siti arabi

bambino-siria-ostaggio-kessabUn bambino armeno guarda in alto, la testa racchiusa da una cuffietta rosa e blu, circondato da tre uomini che gli puntano in faccia i fucili. La foto che si sta diffondendo rapidamente su internet è stata pubblicata dagli islamisti siriani sui social network con questa frase: «Il nostro ostaggio più giovane tra le sette ostili di Kessab». La foto è stata subito ripresa da diversi siti arabi come Sham Times.

LA PRESA DI KESSAB. Kessab è un villaggio siriano abitato prevalentemente da cristiani armeni che è stato attaccato dai ribelli lo scorso 21 marzo con l’aiuto dell’esercito turco. I residenti sono fuggiti quasi tutti a Latakiah, mentre 18 anziani sono stati portati con l’inganno dai miliziani in alcuni villaggi turchi come Yayladagı e Vakif.

ORIGINE DELLA FOTO. La foto potrebbe anche essere un falso: non è la prima volta che vengono diffuse immagini contraffatte dalle parti in conflitto per accusare i propri nemici approfittando della scarsezza di informazioni disponibili e della difficoltà di verificarne l’autenticità. Ma se anche l’immagine fosse un fotomontaggio, a diffonderla sono stati i siti degli stessi islamisti.

siria-islam-crocifissione-raqqa-cristianiVIOLENZA DEI JIHADISTI. Non è però la prima volta che i jihadisti pubblicano immagini e video che non fanno altro che dimostrare la loro crudeltà. A fine marzo, ad esempio, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante ha mostrato le immagini di un uomo ucciso a Raqqa con un colpo di pistola alla testa e poi crocifisso pubblicamente in piazza per aver «ucciso e derubato un uomo musulmano». La foto del bambino inerme preso ostaggio non è dunque la prima di questo genere e purtroppo è probabile che non sarà l’ultima.

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