Siria, ‘rischio attacchi in Europa’ – Mondo – ANSA.it

Vicepresidente Commissione Ue Barnier: ‘senza precedenti il numero di europei che va a combattere in Siria’

STRASBURGO – E’ “senza precedenti” il numero di europei che vanno a combattere in Siria e “le reti” di tali ‘guerrieri’ “possono essere utilizzate per scatenare attacchi in Europa”. E’ l’allarme lanciato dal vicepresidente della Commissione Michel Barnier nel suo intervento davanti al Parlamento europeo. E ha sollecitato solidarietà per i profughi, ma anche sottolineato: ‘dobbiamo restare vigili nei confronti dei cittadini europei che si spostano per andare a combattere in Siria’.

Nove paesi pronti ospitare profughi  Michel Barnier, parlando alla plenaria del Parlamento europeo su come affrontare il flusso di rifugiati dalla Siria, ha indicato 9 paesi pronti ad ospitarne 10mila. Sono Germania, Finlandia, Austria, Danimarca, Svezia Ungheria, Lussemburgo, Olanda e Irlanda. Nell’elenco non c’è l’Italia.

Presidenza Ue, 3,5 milioni i rifugiati entro l’anno – “Entro l’anno ci saranno 3,5 milioni di rifugiati” usciti dalla Siria a causa della guerra civile in corso. E’ la quantificazione del problema fatta dal viceministro per gli affari esteri lituano, Vytautas Leskevicius, durante il dibattito in plenaria a Strasburgo sulle misure che la Ue ed i paesi membri devono prendere per affrontare il flusso di profughi siriani.

Flussi migratori non piu’ questione nazionale  – La pressione migratoria sulla frontiera europea del Mediterraneo e sud-orientale aumenterà. “Dobbiamo aspettarci flussi anche più massicci” ha rilevato il vicepresidente della Commissione Michel Barnier parlando al Parlamento europeo in un intervento in cui ha affermato, con riferimento alla guerra in Siria e alla tragedia di Lampedusa, che “non è più questione nazionale ma europea” e che “non bisogna ripiegarci su noi stessi ma essere pronti a dare solidarietà” e a fornire più fondi alle missioni Frontex.

due giornalisti francesi in ostaggio da giugno – Due giornalisti francesi, il reporter Nicolas Henin e il fotografo Pierre Torres, sono tenuti in ostaggio in Siria da giugno. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Parigi in una nota. L’annuncio è stato rinviato fino ad ora ”per rispettare la volontà delle famiglie”, precisa il testo. Al momento del loro rapimento, precisa ancora il ministero, Nicolas Henin stava lavorando a un reportage per il settimanale Le Point e il canale televisivo franco-tedesco Arte, e Pierre Torres seguiva le elezioni municipali organizzate a Raqqa, nel nord della Siria. I due si aggiungono ad altri due giornalisti francesi prigionieri in Siria, Didier Francois della radio Europe 1 e il fotografo freelance Edouard Elias, rapiti il sei giugno. “Tutti i mezzi dello Stato sono mobilitati per arrivare alla loro liberazione – dice ancora il Quai d’Orsay -. Le famiglie sono tenute informate dal centro di crisi del ministero degli Esteri sulle evoluzioni delle iniziative intraprese”.

Fonte: Siria, ‘rischio attacchi in Europa’ – Mondo – ANSA.it.

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