Secondo alcune fonti, uomini armati nella città orientale di Mayadin hanno teso un’imboscata agli estremisti islamici, incaricati di sorvegliare sul rispetto della sharia nelle aree del “Califfato”.
Damasco (AsiaNews/Agenzie) – Un gruppo composto da uomini armati non identificati ha teso un’imboscata e poi rapito alcuni membri della “polizia religiosa” istituita dallo Stato islamico in Siria. Secondo alcune fonti, fra cui l’Osservatorio siriano per i diritti umani, il fatto è accaduto nella città orientale siriana di Mayadin.
Nella stessa zona, ieri è stato ucciso il vice capo della polizia islamica per mano di “ignoti”. Le pattuglie religiose sono distaccamenti dei terroristi islamici, incaricate di sorvegliare il rispetto della sharia nelle zone dell’Iraq e della Siria sotto il controllo dello Stato islamico (il cosiddetto “Califfato”).
Secondo Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio, gli atti di violenza contro i membri di questa polizia religiosa – nota anche come “Hisbah” – sono in aumento: “E’ in corso una vera e propria escalation di operazioni contro queste persone, che arrestano e insultano la dignità dei cittadini per motivi futili come il fumo”. I membri della polizia religiosa hanno infatti confiscato i prodotti a base di tabacco e punito coloro che hanno sorpreso a fumare.
Forse proprio un motivo del genere è alla base del rapimento, della tortura e poi dell’omicidio del vice capo della polizia islamica locale. La testa dell’uomo è stata infatti ritrovata con una sigaretta in bocca: accanto una nota, che con ironia ricordava come “fumare sia un peccato agli occhi della polizia religiosa.
viaSIRIA Siria, rapiti membri della “polizia religiosa” dello Stato islamico – Asia News.