Soffia un vento fresco a Cuba

I Fratelli maristi sono tornati a lavorare con i giovani

di José Antonio Varela Vidal

ROMA, martedì, 3 aprile 2012 (ZENIT.org) – “La leggera brezza di aria fresca”, con la quale Papa Benedetto XVI ha descritto la visita del suo predecessore Giovanni Paolo II a Cuba, ha portato alcuni miglioramenti per la società del Paese caraibico. Fra questi spicca il ritorno di alcune congregazioni religiose, avvenuto su richiesta dei vescovi cubani.

Una delle congregazioni ritornate è quella dei Fratelli maristi, la quale non ha potuto sviluppare direttamente il suo carisma, perché secondo il governo dell’Avana il problema dell’educazione a Cuba è una “questione risolta”, in quanto a carico dello Stato. Tuttavia, di fronte al calo della qualità educativa sull’isola negli ultimi due decenni, i figli di Marcellin Champagnat (1789–1840) hanno offerto gratuitamente i loro servizi di livellamento scolastico, una mossa molto apprezzata dalle famiglie.

A livello ufficiale, i maristi sono molto impegnati nella pastorale giovanile. Per questo motivo ZENIT ha intervistato a margine della riunione internazionale che si tenuta nei giorni scorsi a Roma in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) Rio 2013 il marista messicano Héctor Ávalos Gil, a Cuba dal 2001. Come segretario esecutivo della Pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Cubana, è molto attento ai “nuovi venti freschi” e per portare in questo modo molti giovani a Rio.

I giovani cubani si stanno già preparando per la Giornata Mondiale della Gioventù a Rio 2013?

Fra Héctor Ávalos Gil: Sì, i preparativi sono stati avviati sin dall’Eucaristia conclusiva alla base aerea dei Quattro Venti a Madrid, dove i giovani cubani, e con loro la pastorale latinoamericana, hanno accolto questa chiamata con grande entusiasmo e gioia. Sarà un’opportunità per i giovani del continente americano di partecipare all’evento.

Questa GMG avrà qualche novità?

Fra Héctor Ávalos Gil: Sì, sarà arricchita con la “Settimana Missionaria”, prima della GMG, come risposta alla Missione Continentale avviata ad Aparecida. I membri dell’équipe organizzatrice offrono tutta una serie di attività che si possono seguire su www.rio2013.com.

Come sarà la partecipazione dei giovani cubani?

Fra Héctor Ávalos Gil: La partecipazione è molto discreta, ma significativa per la rappresentatività di tutte le diocesi. Per questi eventi internazionali abbiamo il sostegno delle Chiese sorelle e di diverse organizzazioni, che ringraziamo per il loro appoggio, in particolare il Pontificio Consiglio per i Laici, che ci permette di essere presenti alle GMG.

In che modo le GMG stanno contribuendo alla pastorale giovanile della Chiesa?
Fra Héctor Ávalos Gil: Anche se la GMG ha una sua propria dinamica, con l’accento sul celebrativo, dobbiamo stare attenti a non trasformarle in mero “turismo religioso”, ma far sì che Gesù sia il centro della vita dei giovani. Le chiavi dei “giovani di Cristo” sono: l’universalità della Chiesa, il dono del servizio volontario, l’adorazione eucaristica, il sentirsi amati da Dio nel sacramento del perdono e la gioia di celebrare la vita in comunità.

Quale lavoro svolgono attualmente i Fratelli maristi a Cuba?

Fra Héctor Ávalos Gil: La nostra missione è inserita nella dinamica e nella vita delle diocesi di Cienfuegos e dell’Avana. In quella di Cienfuegos condividiamo degli spazi di formazione per catechisti, animatori della pastorale giovanile, laici, missioni, tra gli altri. In quella dell’Avana collaboriamo nella formazione di seminaristi, religiosi e laici.

Avete qualche presenza nelle scuole statali?

Fra Héctor Ávalos Gil: No, nessuna.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Paul De Maeyer]

Fonte: ZENIT.

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