Sud Sudan, I Papi e le relazioni diplomatiche

“Io prevedo che siamo all’inizio di un’epoca nuova di consolidamento del cristianesimo nel Sud Sudan, sono convinto e lo dicono anche le parole dell’ inno nazionale che dice: Dio ti ringraziamo per averci dato la Grazia! E sono parole che vengono dal cristianesimo!” Cesare Mozzolari, vescovo del Sud Sudan lo aveva detto raccontando la sua vita pochi mesi prima che il Sud Sudan diventasse indipendente. Un commino lungo e travagliato soprattutto per la maggioranza cristiana che aveva dovuto subire il regime di Karthum dominato dalla svaria, la legge islamica. Il 22 febbraio, Festa della Cattedra di San Pietro, mentre a Roma i riflettori dei media sono concentrati sui fatti vaticani, se ne trascura uno: l’apertura di nuove relazioni diplomatiche da parte della Santa Sede e proprio con il Sud Sudan.

“La Santa Sede e la Repubblica del Sud Sudan- si legge nello scarno comunicato ufficiale- desiderose di promuovere rapporti di mutua amicizia, hanno deciso di comune accordo di stabilire tra di loro relazioni diplomatiche, a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica del Sud Sudan.” Chi sa cosa ne avrebbe detto Padre Cesare che a luglio del 2011, poco dopo la proclamazione della indigenza del Sud Sudan, ha spento gli occhi mentre celebrava la messa. Come se il suo compito fosse compiuto. La sua è una grande eredità, e non solo spirituale o politica. La associazione Cesare onlus è uno dei punti di riferimento del paese che per 22 anni ha subito la guerra più “normale” in Africa con popolazioni alla fame e sottosuoli ricchissimi. Il Nord ha lottato per non dare l’indipendenza al Sud non certo per una questione religiosa. Piuttosto per quel ricco sottosuolo. Petrolio essenzialmente che però ha bisogno di oleodotti che si trovano al Nord. Il solito dramma africano. Una guerra civile che ha fatto due milioni di morti e allontanato quattro milioni di persone da casa. La Santa Sede come sempre guida la comunità internazionale e anche se un anno e mezzo dopo la indipendenza, stabilisce relazioni diplomatiche complete. Il Sud Sudan è diventato indipendente grazie ad un referendum, ma poi c’era da costruire lo stato.

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