Sudan: la pulizia etnica mira ai cristiani

I cristiani e le chiese diventano uno dei bersagli principali nel folle piano di conquista del presidente sudanese Omar al-Bashir.

La vera e propria pulizia etnica del presidente sudanese Omar al-Bashir è in questo periodo rivolta contro la popolazione delle montagne di Nuba e in particolare contro i cristiani di quell’area, secondo il parere di operatori umanitari impegnati nella zona. Da mesi le milizie del Sudan (nord) guidate dal presidente Omar al-Bashir stanno devastando il Kordofan, dove si trovano le montagne di Nuba e in particolare il distretto di Abyei, un’area considerata un ponte fra il nord arabo (Sudan) e il sud cristiano e animista (il nuovo stato chiamato Sudan del Sud) che, fertile e soprattutto ricca di petrolio, è rivendicata da entrambi gli stati.

Bombardamenti, esecuzioni, torture, rapimenti, saccheggi e distruzione sono le armi usate dalle milizie del presidente per piegare la popolazione di questa zona e per rivendicarne il territorio. In tutto questo, oltre alle migliaia di profughi in fuga, va segnalato il fatto che a volte a morire sono sia cittadini musulmani che cristiani, ma che all’estero il folle dittatore del Sudan pubblicizza il suo genocidio come una sorta di jihad (guerra santa islamica) contro gli infedeli, attraverso atti eclatanti come la distruzione di chiese e l’uccisione di cristiani, e questo per guadagnare il supporto delle nazioni islamiche. Così i cristiani e le chiese diventano uno dei bersagli principali nel folle piano di conquista di questo crudele assassino. La Corte Penale Internazionale ha accusato quest’uomo di genocidio, crimini contro l’umanità e crimini di guerra nel brutale conflitto del Darfur, ma tali accuse non scalfiscono i suoi intenti, poiché di fatto da mesi sta inscenando un altro genocidio nel Kordofan.

Secondo le nostre fonti, ci sono giorni in cui nelle montagne di Nuba le milizie appoggiate da quest’uomo si muovono casa per casa alla ricerca di cristiani e di africani indigeni (quindi non arabi, non musulmani) per ucciderli o cacciarli, mentre il governo bombarda alcune aree sfigurando questa parte della nazione. “Il nord islamico vede i cristiani di Nuba come degli infedeli che hanno bisogno di essere islamizzati attraverso la jihad. Ma il focus di questa guerra è la pulizia etnica, con un mix complesso di motivazioni politiche e religiose”, ci ha raccontato una nostra fonte.

Fonte: www.porteaperteitalia.org.

TAGS: Christianophobia, Christophobia, cristianofobia, Cristofobia, Chiesa, fede, discriminazioni, persecuzioni, cristiani, Sudan

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