Sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari il Governo Monti provvederà come auspicato ?

A seguito di quanto comunicato dall’Ufficio Stampa e dal Portavoce del Governo Monti del 30 aprile 2012 alla mia persona nella qualità di Presidente dell’Associazione “Cristiani per servire “sugli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, mi permetto precisare e mi domando :

sulla accelerazione della chiusura dei Ospedali Psichiatrici Giudiziari entro il 1 febbraio 2013,  il Governo Monti provvederà al rispetto dei termini perentori stabiliti dalle “Disposizioni per il definitivo superamento degli OPG” ?

 Entro il 1 febbraio 2013 gli OPG dovevano chiudere, ai sensi della legge n.9 del 17 febbraio 2012 per il completamento del processo di superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in applicazione delle norme vigenti, se poi il Governo non provvederà, violerà la legge che intende colpire l’inadeguatezza delle strutture e la disumanità cui gli “ospiti” ed il personale sono costretti a “vivere”, mentre gli Enti Locali dovevano ( e questo non sono in grado di affermare), aver presentato entro il 31 marzo 2012 il piano di accoglimento dei circa 1300 internati.

Cosa succederà il 1 febbraio 2013 sulla effettiva chiusura ? Una domanda da un miliardo di euro !

Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari  diversi dai “manicomi” psichiatrici hanno solo il nome !

Mi domando chi si occuperà di accogliere, riabilitare ed assicurare il diritto alla salute di questi circa 1300 cittadini ? (  sofferenti secondo i dati statistici del DAP dicembre 2011) .

Bisogna considerare che  la legge 180, quella vituperata legge che ha stabilito la chiusura di tutti gli Ospedali Psichiatrici compresi gli OPG, e la successiva legge 833, hanno assicurato l’assistenza ed i servizi atti “alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute psichica” (art.1 ), ma dobbiamo osservare che quanto comunica il Governo Monti non è stato ancora emessa in una Circolare od “altro” diretta al definitivo passaggio dal Ministero della Giustizia al Servizio Sanitario Nazionale (Ministero della Salute), per cui si dovrebbero indicare i criteri demandati alle Regioni per la realizzazione delle “opere” strutturali.

Forse non ci si rende conto che queste “persone”, almeno in parte, necessitano di assistenza e cure continue ( almeno per quelle malate), forse non praticate in questi OPG su persone detenute-malate, come ha detto il dr. Gil Robles  ex-Commissario Europeo per i Diritti Umani durante la sua visita in Italia nel 2005.

Allora ci chiediamo : ma perché queste persone sono state “imprigionate” in queste strutture ?

Mi domando, ancora, quali sarebbero le nuove strutture e con quali finanziamenti dovranno essere approvati ?.

Come dice il comunicato del Governo Monti “ le persone non più ritenute socialmente pericolose” ( ma allora perché erano e sono ancora“imprigionate” ?) “dovranno essere dimesse ecc.” e “per la realizzazione di nuove strutture sono stati reperiti 180 milioni di euro, di cui 120 per l’anno 2012 e 60 per il 2013 e prese in carico dai Dipartimenti di Salute Mentale.

E’ necessario, come da tempo diciamo nelle n/s Petizioni, “creare” delle strutture ad hoc, come case famiglie o luoghi di accoglienza, dove queste “persone” devono essere curate con trattamenti specifici, ripeto, in strutture adeguate ed individuali come sancisce la legge sul Servizio Sanitario Nazionale.

Come cattolico accanto ai servizi della Caritas, penso che a livello ecclesiale occorrerebbe una maggiore presenza,  molto utile quella della Caritas nelle Parrocchie, nonché della guida a livello ecclesiale  che sono proposizioni molto necessarie, essenziali ed ancora prioritarie, perché il compito del cristiano (vero!) e del cattolico (vero!), in maniera particolare, deve essere vicino a chi soffre sull’esempio di Maria Madre di Gesù ai piedi della Croce ed attenti agli insegnamenti che ci vengono dal Santo Padre e dai Vescovi che non hanno mai “lesinato” forti e coraggiose parole in favore della malattia mentale.

Il problema, al di là delle condizioni etico-giuridiche, ha una priorità assoluta e la comunità civile e le Istituzioni tutte devono alle parole “fare i fatti”, uscire dal silenzio, dall’indifferenza e dal disinteresse e non smarrire il senso del bene comune.

Occorre ridare ai singoli dignità ed umanità che sono esigenze fondamentali della civiltà perché “i valori della vita non devono essere dipendenti dalle mode e dalla politica ( Benedetto XVI° Udienza Generale 17 ottobre 2007 in Piazza S. Pietro). “Un’ultima parola desidero riservare a voi, cari malati. La vostra silenziosa testimonianza è un efficace segno e strumento di evangelizzazione per le persone che vi curano e per le vostre famiglie, nella certezza che «nessuna lacrima, né di chi soffre, né di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio”» (Angelus, 1° febbraio 2009). Voi «siete i fratelli del Cristo sofferente; e con lui, se lo volete, voi salvate il mondo!» (Conc. Vat. II, Messaggio).

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

 

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