Sul mondo della disabilità cala il teatrino della Politica, ma le tragedie causate dallo squilibrio mentale, restano…! Eccome !

Ormai la strana ed incomprensibile Legislatura si sta avviando verso il calare del sipario del teatrino della Politica, col P maiuscolo come dice Papa Francesco, dove l’ultimo atto ipso facto di una incomprensibile “commedia” gli “attori” hanno bene recitato il copione spiegato durante questa campagna elettorale hanno blaterato ipocrite promesse verso i problemi sociali di Salute Pubblica, escluso quelli inerenti la malattia mentale.

Dopo la legge 180 e 833 del 1978 accompagnata da polemiche ideologiche ed umanitarie dell’epoca, purtroppo quasi tutti i Ministri della Sanità ed gli Assessori Regionali alla Sanità hanno latitato, lasciando incancrenire la “piaga” e così anche il Parlamento, seppellendo nel silenzio drammi causati da menti psichicamente instabili consumati nella solitudine delle famiglie, passati nell’indifferenza Politica su evitabili tragedie.

Quante morti si sono susseguite…! e quante ne avverranno pesando sulle coscienze di chi dovrebbe provvedere . Una “presa in giro” che dura da ben 40 anni da tutti i Governi e dal Parlamento la cui verità non si può ignorare !

Nei dibattiti Parlamentari e nelle Leggi Finanziarie non sono state riconosciute le urgenze di Provvedimenti, anche inerenti la sicurezza dei cittadini, dovuti al mondo della sofferenza psico-fisica, onde alleviare le difficoltà sociali ed economiche delle famiglie nella gestione della malattia in cui si dibatte un proprio componente, portando sulle proprie spalle le conseguenze del disagio psichico. 

La politica ha deluso, perseguendo solo a parole, la ben nota logica gattopardesca del voler cambiare tutto, purché nulla muti.

E’ chiaro a tutti che le tragedie quasi quotidiane, specie quelle avvenute in famiglia a volte annunciate in cui protagonisti sono malati mentali, traggono le loro origini da una lampante sintesi di disagio interno e da un equilibrio psichico quanto mai carente di cure appropriate.

E’ la famiglia in genere che ne risente in questa “civiltà dell’esteriorità”, ma soprattutto quella che continua a curare i propri membri malati, quella che “vive” nella solitudine e nell’isolamento per la scarsità di quella progettualità revisionale di cure e strutture residenziali terapeutiche, anche per assistenze prolungate dove il cittadino si domanda dove è andato a finire il Testo Unificato Burani-Procaccini sul riordinamento dell’assistenza della malattia mentale, “sparito” dall’Agenda Parlamentare dall’aprile 2005?

Oggi la famiglia deve essere considerata la vera risorsa di questo Paese, valorizzandola nel far riemergere il ruolo fondamentale che ha nella società, perché istituzione naturale che la stessa riflessione dell’antica Roma non esitava a definire “principium urbis est quasi seminarium rei pubblicae (il primo semenzaio dello Stato), dando quel riconoscimento sociale che le spetta oltre a sostenerla nell’educazione e nella crescita dei figli, anche di quelli disabili ignorati totalmente dalla politica.

Abbiamo auspicato e prospettato con Petizioni una legge-quadro di riforma dell’assistenza psichiatrica che deve incarnare quei principi innovativi che da oltre 40 anni è attesa non solo dall’opinione pubblica e saranno fortunati coloro che abiteranno in quelle Regioni che attiveranno in tempo e bene quei Provvedimenti Legislativi di aiuto alla patologia mentale.

Ricordiamo ancora una volta che la Chiesa con Papa Giovanni Paolo II, con Papa Emerito Ratzingher e Papa Francesco senza mezzi termini alla grande con coraggio e chiarezza hanno affrontato la tematica della malattia mentale a “viso aperto” con parole di sostegno, di denunce e di impegno rivolte alla comunità internazionale ed italiana.

Le riflessioni del Soglio Pontificio sottolineano l’urgenza inequivocabile di servizio dell’uomo libero e della società in genere verso l’uomo malato psichicamente secondo l’insegnamento del Santo Vangelo, riflessioni guidate da una crescita di sensibilità del genere umano verso i problemi sociali e con una visione pienamente umana della cruda realtà quotidiana, quale impegno di vicinanza sociale della Chiesa e dei suoi Pastori verso questi “sfortunati della vita”.

Resta sempre un monito per tutti, anche per i Signori della politica, individuare i problemi prioritari, analizzare le componenti atte ad indicare le possibili soluzioni a servizio dell’uomo e del bene comune. 

Signori della Politica, pur nella consapevolezza che la strada da percorrere è lunga ed insidiosa, ritengo che le umili misure da me evidenziate nelle Petizioni sopra citata costituiscono un passo significativo verso il “suggerimento” al Parlamento per quei Provvedimenti Legislativi che abbiano a cuore le esigenze e le necessità dei portatori di handicap, che sono urgentissimi, per i quali nutriamo la speranza che siano incarnati prima della fine di questa Legislatura ! 

Il mondo della disabilità, della sofferenza, del dolore attende ed auspica una Riforma dell’Assistenza Psichiatrica, materia molto delicata che va affrontata con urgenza, libera da proposizioni burocratiche che ne sviliscono l’applicazione e con una serena valutazione .

E con le sagge parole del Santo Giovanni Paolo II°: “ Andiamo avanti con speranza !”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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