Il Vietnam ha la seconda comunità cattolica più grande del sudest asiatico dopo le Filippine e conta più di 6 milioni di cattolici su una popolazione di 89 milioni a maggioranza buddista. Nonostante la Costituzione preveda formalmente il rispetto della libertà religiosa, “incidenti” e persecuzioni dei cattolici si verificano frequentemente da parte del regime, che ha preso il potere nel 1976 invadendo il Sud e riunificando il paese. Il governo confisca spesso i terreni della Chiesa e dei cattolici, impedisce ai sacerdoti di celebrare funzioni religiose con pestaggi e fermi. Il 23 febbraio scorso, ad esempio, padre Luy Gonzaga Nguyễn Quang Hoa, dopo aver celebrato esequie in un villaggio, è stato picchiato con sbarre di ferro da tre teppisti. Come rivela AsiaNews, le autorità locali usano “gruppi di teppisti”, talvolta armati, per esercitare violenza verso i religiosi o i fedeli.
Secondo il comunicato congiunto, «le due parti hanno preso in esame questioni internazionali, si sono scambiate informazioni a riguardo della loro rispettiva situazione, hanno analizzato i progressi compiuti nei rapporti Vietnam – Santa Sede dal secondo incontro del gruppo di lavoro congiunto Vietnam – Santa Sede ed hanno discusso le questioni inerenti la Chiesa Cattolica in Vietnam». Come già avvenuto al termine del primo incontro, avvenuto nel febbraio del 2009, la Chiesa cattolica «prende nota» – che nel linguaggio diplomatico significa “non coincidenza di vedute” – delle «considerazioni» del governo, e cioè che lo «Stato del Vietnam ha sempre attuato ed ha continuamente migliorato la politica di rispetto e di garanzia della libertà di credo e di religione per il popolo. Ha incoraggiato la Chiesa Cattolica in Vietnam a partecipare attivamente ed effettivamente nel corso attuale dello sviluppo nazionale, economico e sociale».
Positivo quanto uscito sull’Inviato speciale Leopoldo Girelli, che è stato nominato dal Vaticano dopo che nel dicembre 2009 papa Benedetto XVI ha incontrato il presidente del Vietnam, Nguyen Minh Triet. Durante il secondo incontro infatti, avvenuto in Vaticano il 23 e 24 giugno 2010, il governo vietnamita e la Santa Sede hanno raggiunto un accordo che ha permesso al Vaticano di nominare un rappresentante per il paese asiatico «con grande compiacimento». Recita il comunicato: «La Santa Sede ha formulato l’auspicio che il ruolo e la missione Girelli siano rafforzati ed estesi, affinché vengano consolidati i legami tra la Santa Sede e la Chiesa Cattolica in Vietnam, come anche l’intenzione del Vietnam e della Santa Sede di sviluppare i loro rapporti. Entrambe le parti hanno convenuto di facilitare il lavoro dell’Arcivescovo Girelli, perché egli possa svolgere meglio la sua missione. Inoltre, entrambe le parti hanno richiamato gli insegnamenti di Sua Santità Papa Benedetto XVI sul vivere il Vangelo all’interno della Nazione, nonché le Sue considerazioni sull’essere un buon cattolico e un buon cittadino».
twitter: @LeoneGrotti
Fonte: http://www.tempi.it/sviluppi-positivi-e-progressi-nelle-relazioni-tra-vaticano-e-vietnam-comunista