Sviluppo intrauterino e clonazione umana – Prolife News

I libri di testo di embriologia ti dicono che quando la fecondazione è completata, si è formato un embrione: ovvero, un nuovo organismo indipendente è venuto al mondo, e tale rimarrà fino alla morte.

A scopi scientifici, sono stati dati nomi differenti alle fasi di sviluppo dell’embrione. Quando è ancora unicellulare, viene chiamato zigote. Quando ha circa 7-10 giorni di vita, è una blastocisti. Nella biologia umana, l’embrione viene denominato feto dopo circa tre mesi di gestazione e, quando viene dato alla luce, viene chiamato neonato. Ma tutti questi nomi differenti si riferiscono allo stesso organismo, considerato in diverse fasi dello sviluppo.

Ciò rimane vero anche se l’embrione ha origine in maniera asessuata, come nella clonazione SCNT [Somatic cell nuclear transfer o trasferimento nucleare di cellule, ndt]. Ma scienziati e bioeticisti che appoggiano il programma di clonazione nascondono questa verità scientifica, fingendo che gli embrioni clonati non siano embrioni – come già avevano fatto con gli embrioni avanzati dalla Fivet e non impiantati.

Il bioeticista Jonathan Moreno afferma che una blastocisti non è un embrione. Da un suo articolo comparso sull’Huffington Post:
Nonostante alcuni confusi commenti dei media, gli scienziati dell’Oregon non hanno clonato un embrione umano, ma una blastocisti, cui mancano alcune delle cellule necessarie per essere impiantata in un utero”.

Confusi, come su Nature?
La clonazione terapeutica, o trasferimento di nucleo di cellula somatica (SCNT), inizia con lo stesso processo utilizzato per creare Dolly, la famosa pecora clonata nel 1996. Una cellula donatrice proveniente da un tessuto come la pelle è fusa con un ovulo non fecondato il cui nucleo è stato rimosso. L’ovulo “riprogramma” il DNA presente nella cellula donatrice e si duplica fino a raggiungere lo stato di blastocisti”.

Ancora, citiamo la Human Embryo Authority inglese – che appoggia quasi tutto ciò che ha a che fare con la ricerca sull’embrione e la clonazione – la quale specifica precisamente come una blastocisti sia un embrione. Dal sito: una blastocisti è un embrione in un periodo di sviluppo compreso tra i 5 e i 6 giorni dalla fecondazione.

Non solo, anche James Thomson, lo scienziato che per primo moltiplicò cellule staminali embrionali, chiama un embrione clonato per quello che è: un embrione. Quando un reporter, in un’intervista del 2005, suggerì che – come sta accadendo ora – la clonazione SCNT non potesse essere realmente utilizzata per “creare un bambino”, Thomson rispose:
Vede, lei sta cercando di dargli un altro nome… se crea un embrione tramite trasferimento di nucleo, se lo dà a qualcuno che non sa da dove provenga, non c’è alcun test che potrebbe fare su quell’embrione per stabilirne la provenienza. È quello che è. Secondo ogni definizione ragionevole, lei sta creando un embrione. Chiamarlo in un’altra maniera è ipocrita”.
Che questi particolari embrioni clonati possano essere portati con successo alla nascita appare improbabile giacché nelle scimmie gli embrioni e i feti clonati sono abortiti – anche se uno è sopravvissuto abbastanza da poter udire il suo battito cardiaco tramite ultrasuoni. Ma questo è un mero problema di sviluppo della tecnica corretta – come si trattò di difficoltà superabili prima di arrivare alla nascita di Dolly, o a creare embrioni clonati umani e mantenerli nello stato di blastocisti.

Il fatto è che la clonazione crea un embrione in maniera asessuata. A quegli scienziati e bioeticisti che affermano il contrario, per la maggior parte, non può importare di meno se un embrione è distrutto per la ricerca. Ciò sicuramente vale per Moreno.

Però pensano che a te importi, ed è per questo che i termini sono stati cambiati, in modo da creare confusione nel dibattito etico. Mutare i termini scientifici, in nome di ragioni non scientifiche – come abbiamo visto ovunque nel dibattito sulle staminali embrionali – politicizza stupidamente la scienza, che tradisce così il suo scopo, rendendo meno degno di fiducia ciò che lo scienziato ci dice.

Traduzione a cura di Marco Casna

Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da LifeNews in lingua inglese

Fonte: Sviluppo intrauterino e clonazione umana – Prolife News.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Varie e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.