TAIWAN-CINA-VATICANO Card. Zen: Un ricordo del card. Paul Shan, fratello, maestro e ora protettore dal Cielo – Asia News

di Card. Joseph Zen Ze-kiun

Il vescovo emerito di Hong Kong ripercorre il grande contributo del defunto card. Shan per la canonizzazione dei martiri in Cina (1 Ottobre 2000); la diffusione della Lettera di Benedetto XVI; la testimonianza di fronte alla sua malattia; fino al suo ultimo sacrificio: accettare di non andare in Cina a ritrovare sua sorella e il vescovo Jin Luxian di Shanghai suo vecchio compagno di studi per non essere strumentalizzato dall’Associazione patriottica.

Hong Kong (AsiaNews) – Presentiamo qui alcuni pensieri e ricordi del card. Joseph Zen Ze-kiun sulla figura del card. Paul Shan Kuo-Hsi, scomparso il 22 agosto scorso. I funerali del porporato di Taiwan si terranno il 1° settembre a Taipei. Da Hong Kong saranno presenti il card. Zen e il card. John Tong. Non si sa ancora se il Vaticano invierà un suo rappresentante, anche se è probabile, dato il grande impegno di evangelizzazione e di riconciliazione con la Cina svolto dal card. Shan.

Ho cominciato a conoscere il card. Paul Shan in occasione di quelle riunioni “segrete” che si tenevano in Vaticano sui problemi della Chiesa in Cina continentale, quando il card. Jozef Tomko era Prefetto della congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Erano riunioni “congiunte e allargate” a cui partecipavano gli ufficiali della Segreteria di Stato e della Congregazione di Propaganda Fide, più alcuni esperti vaticani in dogma e diritto canonico, alcuni vescovi cinesi (non del continente) ed alcuni cosiddetti “China watchers”.

Io ero invitato a quelle riunioni anzitutto come “China watcher” – andavo a insegnare nei seminari in Cina dall’89 al ’96  – e poi come vescovo coadiutore di Hong Kong. Il card. Shan vi partecipava come vescovo di Kaohsiung e presidente della Conferenza episcopale di Taiwan.

Sui problemi della Chiesa in Cina i nostri punti di vista combaciavano in modo perfetto. La differenza era nei nostri modi di esprimerci. Io sono un po’ “italianizzato”, alzo facilmente la voce, muovo le braccia e mi agito; Paul Shan era un perfetto “saggio” cinese, con una voce pacata e persuasiva. Lo invidiavo, ma stentavo ad imitarlo.

L’ultima di quelle riunioni è stata tenuta tre giorni dopo la canonizzazione dei Martiri in Cina, cioè il 4 ottobre 2000, alla quale era presente anche il card. Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.

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