Terri Schiavo, fratello: «Nessuno più deve morire come lei» | Tempi.it

gennaio 8, 2013 Leone Grotti

Bobby Schindler a tempi.it: «Sono andato avanti solo grazie alla fede in Gesù. Faccio tutto quello che posso per salvare altre vite che si trovano in pericolo, come mia sorella. Non voglio che nessuno più debba morire come è morta lei»

«Sono cattolico, ed è solo grazie alla fede in Gesù che sono riuscito ad andare avanti». Racconta così a tempi.it Bobby Schindler (nella foto), il fratello di Terri Schiavo, la donna che negli Stati Uniti è stata fatta morire di fame e di sete il 31 maggio del 2005 su ordine di un giudice nonostante il parere contrario della famiglia. Sempre nel 2005 Schindler ha fondato il “Network Terri Schiavo per la vita e la speranza”, «per far sì che quello che è successo a mia sorella non avvenga mai più».

Signor Schindler, ora sta aiutando la famiglia di Gary Harvey, ci spiega meglio il suo caso?
Il suo caso è simile a quello di mia sorella. Nel 2006 è caduto dalle scale e ha riportato gravi danni al cervello. Gary ora ha bisogno di essere accudito, viene nutrito e idratato in modo artificiale ma per il resto non è né in coma né in stato vegetativo. I suoi tutori legali, la Contea di Chemung, hanno cercato di farlo morire negandogli alimentazione e idratazione. Per questo stiamo aiutando la signora Harvey nella sua battaglia legale, per togliere la tutela del marito alla Contea e affidarla a me, con l’aiuto del network. Entro la fine di gennaio dovrebbe arrivare la sentenza della Corte suprema dello Stato di New York e siamo fiduciosi di ottenere quanto richiesto.

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