Terroristi dell’Is, mons. Warduni: chi li finanzia e gli dà armi è peggio di loro Radio Vaticana

“La comunità internazionale è intervenuta con un mese di ritardo e solo dopo i nostri ripetuti appelli. Vorremo che Europa e Stati Uniti prendessero davvero sul serio la nostra persecuzione. L’avanzata degli uomini dell’Is mette in pericolo non solo noi, ma tutto il mondo”. Non usa mezzi termini, mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare del Patriarcato Caldeo di Baghdad –  ospite in questi giorni al Meeting di Rimini – per denunciare i ritardi dell’Occidente nel rispondere al grido d’aiuto dei cristiani iracheni di Mosul, perseguitati e cacciati dalle loro case dai terroristi del sedicente Stato Islamico.

“Chi sono? Da dove vengono? Per quale ragione vogliono sradicare noi cristiani iracheni dalla nostra terra, dove viviano da migliaia di anni?”, sono domande finora senza risposta, spiega mons. Warduni. “E – soprattutto – chi li sostiene? Chi gli fornisce armi?“. “Sappiamo solo che coloro che li sostengono sono moralmente ancora più condannabili degli stessi terroristi e l’Ue, gli Usa e l’Onu dovrebbero imporre loro sanzioni e cacciarli dalla comunità internazionale”. “Noi vescovi iracheni non ci spieghiamo il perché di tanta violenza animalesca nei nostri confronti. A Mosul, da duemila anni popolata da cristiani, da due mesi non si celebra più Messa”.

L’azione di forza può essere la soluzione a questa drammatica situzione? Secondo mons. Warduni solo in parte, considerando il rischio che l’esplosione di un conflitto coinvolga anche vittime innocenti. “La soluzione si raggiunge con tre azioni”, spiega il vescovo iracheno. “Innanzitutto bloccando la vendita delle armi ai terroristi. Poi, punendo i loro sostenitori e infine liberando le nostre città e i nostri villaggi, tutelando i diritti umani delle nostre popolazioni”.

“Questi terroristi sono animaleschi, inumani. Ormai abbiamo perso la pazienza e non possiamo tacere”, aggiunge Warduni. “Ci impressionano anche le violenze che hanno dovuto subire le donne e i bambini della comunità yazida, in Iraq”. “Il mondo intero deve prendere in considerazione con serietà questa minaccia. Sono terroristi che vogliono conquistare tutto il globo e c’è che li sostiene con denaro e armi. Se la comunità internazionale non lo farà, un giorno vi ritroverete questi terroristi davanti alle vostre porte”.

(a cura di Fabio Colagrande e Luca Collodi, inviato a Rimini)

Fonte: Terroristi dell’Is, mons. Warduni: chi li finanzia e gli dà armi è peggio di loro Radio Vaticana.

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