Oggi verranno consegnato all’ambasciata pakistana di Roma.
Oltre trentamila tra lettere e email. Questo il risultato della mobilitazione partita dopo la pubblicazione della lettera aperta che Asia Bibi, detenuta da 1.357 giorni nel carcere pachistano di Sheikhupura perché cristiana, aveva scritto lo scorso 8 dicembre.
«Prega il Signore e scrivi al presidente del Pakistan per chiedergli che mi faccia ritornare dai miei familiari», così recitava l’appello della donna lanciato dalla prigionia.
Oggi, a Roma, le lettere cartacee e le e-mail destinate al presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari per chiedere la liberazione della donna, verranno consegnate ufficialmente alla signora Tehmina Janjua, ambasciatore della Repubblica Islamica del Pakistan in Italia. Saranno Luisa Santolini, presidente dell’associazione parlamentare “Amici del Pakistan”, Stefano De Martis, direttore di Tg2000 e il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, a consegnare alla rappresentante diplomatica pachistana le firme raccolte.
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