Tutti in piedi. Da Aosta a Palermo | La Nuova Bussola Quotidiana

di Caterina Vitale 04-10-2014

Se non ora quando? Se non qui dove? Se non io, chi? È iniziato il conto alla rovescia per la straordinaria mobilitazione che da Nord a Sud vedrà migliaia di liberi cittadini scendere in piazza per la libertà d’espressione, la libertà di educazione, di coscienza, per poter liberamente affermare che un bambino ha diritto ad un papà ed una mamma, che il matrimonio è fondato sull’unione stabile tra un uomo ed una donna, per poter denunciare che è in corso un bombardamento senza precedenti nei confronti dell’uomo e della sua dignità, un attacco a suon di leggi, sentenze operazioni mediatiche e strategie culturali.

Affermazioni che fino a poco tempo fa erano parte di un patrimonio condiviso comune e anzi costituivano le basi della nostra civiltà, oggi sono considerate una forma di razzismo o di omofobia.

La prova è che in molte città in queste si stanno organizzando una serie di contromanifestazioni. A Bologna si mobilita il Partito di Rifondazione Comunista, secondo cui la veglia delle Sentinelle in piedi “dimostra da un lato l’intolleranza verso chi viene ritenuto diverso da sé e dall’altro la concezione che esistano esseri umani di serie A, degni di rivendicare certi diritti come quello al matrimonio o all’adozione, e cittadini si serie B a cui questi diritti devono essere preclusi”, per questo preparano, scrivono nel loro comunicato, “a portare un assalto sonoro in piena regola in quella piazza”. Movimenti Lgbt e sigle di sinistra in agitazione a Parma, dove il silenzio delle sentinelle è considerato “l’ingrediente indispensabile affinché le violenze si possano compiere“ e per questo la contromanifestazione ha l’obiettivo di “rompere il silenzio”. Anche a Perugia si annunciano contestazioni, come si legge in un comunicato in cui si incita a sfidare le sentinelle:  “lo faremo semplicemente camminando, come palle da bowling tra i birilli, senza sfiorarli ma facendogli sentire il nostro fiato. Sul collo.”

L’Arcigay di Rimini invita i suoi iscritti “muniti di abbigliamento rainbow, palloncini, magliette con scritte pro LGBT” a formare una catena umana in segno di protesta, sfottò e provocazioni anche a Trieste mentre a Bergamo i contestatori per la prima volta hanno scelto di non presentarsi a contromanifestare scegliendo invece di organizzare un evento “contro ogni fascismo”. Per gli attivisti Lgbt torinesi la veglia delle Sentinelle in Piedi è sostanzialmente “una preghiera contro i gay”, per questo si organizza una contro manifestazioni in cui è consigliato “evitare un look eccentrico”, l’obiettivo è quello di circondare le sentinelle formando una catena umana poi – si legge –  “chi se la sentirà potrà girare intorno a loro ed eventualmente rimanere, singolo o in coppia, di fronte ad uno dei lettori. Ogni gesto d’amore, ovviamente, è concesso”. Anche a Nuoro, Cagliari, Siena, Arezzo, Napoli e Bisceglie si annunciano contestazioni, con sprezzo e indignazione, al grido di “più diritti per tutti”, si andrà contro il diritto delle persone di vegliare immobili e silenti in piazza.

Ma perché le Sentinelle in piedi fanno così paura? Può essere omofobia dire no all’equiparazione tra unioni civili e matrimonio? O affermare che la fecondazione eterologa è un abominio che mina in primis il diritto di un bambino ad avere  un papà e una mamma? Può essere omofobia dire che un bambino non è un diritto e che è inaccettabile introdurre nelle scuole progetti educativi imperniati sulla teoria del gender senza che i genitori ne sappiano nulla e violando così la libertà di educazione delle famiglie?

Certamente no. Per questo domenica le Sentinelle in Piedi saranno puntuali nelle piazze delle principali città italiane e  nonostante le contestazioni e le minacce, ribadiranno che non è possibile imbrigliare le coscienze di chi veglia. Men che meno se a farlo è una rete che da Trieste a Bari, da Venezia a Torino, da Napoli a Milano, passando per Firenze e Parma e decine di altre città non è disposta a rinunciare alla libertà.

05/10/2014 Aosta Piazza Chanoux h10.30
05/10/2014 Arezzo Piazza Risorgimento h17.00
05/10/2014 Ascoli Piceno Piazza del Popolo h17.00
05/10/2014 Bari Piazza del Ferrarese h20:00
05/10/2014 Bergamo Piazza Sant’Anna h17.30
05/10/2014 Biella via Battistero angolo via Italia h17.00
05/10/2014 Bisceglie (BT) Piazza Regina Margherita h11.00
05/10/2014 Bologna Piazza S. Francesco h17.00
05/10/2014 Bolzano Piazza Walter h10.00
05/10/2014 Brescia Piazza Vittoria h16.30
05/10/2014 Busto Arsizio (VA) Piazza Santa Maria h17.30
05/10/2014 Cagliari Parco della Musica h11.30
05/10/2014 Campobasso Piazza Prefettura h18.00
05/10/2014 Como Piazza Duomo h17.30
04/10/2014 Crema Piazza Duomo h21.00
05/10/2014 Cremona Piazza Sant’Antonio M. Zaccaria h18.00
05/10/2014 Cuneo Piazza Galimberti h17.00
05/10/2014 Desenzano (BS) Piazza Garibaldi h16.00
05/10/2014 Ferrara Piazza Trento e Trieste (Listone) h18.00
05/10/2014 Firenze Piazza Strozzi h11.30
05/10/2014 Genova Piazza de Ferrari h18.00
05/10/2014 Gorizia Piazza da definire
05/10/2014 Imperia Piazza Spianata Borgo Peri h16.00
05/10/2014 Ischia Piazza da definire
05/10/2014 Ivrea Piazza di Città h16.30
04/10/2014 La Spezia Piazza Ramiro Ginocchio h16.00
05/10/2014 Latina Piazza della Libertà h17.00
05/10/2014 Lecco Piazza Monumento ai Caduti h17.00
28/09/2014 Legnago (VR) Piazza Garibaldi h18.00
05/10/2014 Magnago (MI) Piazza San Michele h11.30
05/10/2014 Matera Piazza Vittorio Veneto h20.00
05/10/2014 Milano Piazza XXV aprile h11.00
05/10/2014 Modena Piazza Mazzini h18.00
05/10/2014 Montalbano Jonico (MT) Piazza Vittoria h20.00
05/10/2014 Monza Piazza Duomo h17.00
05/10/2014 Napoli via Scarlatti angolo via L.Giordano (quartiere Vomero) h11.30
05/10/2014 Nuoro Piazza V.Emanuele h11.30
05/10/2014 Padova Piazza Eremitani h17.00
01/10/2014 Palermo Piazza da definire
05/10/2014 Parma Piazza della Steccata h18.30
05/10/2014 Pavia Piazza della Vittoria h17.30
05/10/2014 Perugia Piazza IV novembre h11.00
05/10/2014 Pesaro Piazzale Lazzarini h18.00
05/10/2014 Pisa Piazza di Cavalieri h18.00
11/10/2014 Pordenone Piazza Cavour h17.00
05/10/2014 Rapallo (GE) Piazza del Chiosco della Musica (lungomare) h17.00
05/10/2014 Ravenna Piazza S. Francesco h17.00
05/10/2014 Reggio Calabria Piazza Italia h18.30
05/10/2014 Reggio Emilia Piazza Prampolini h16.00
05/10/2014 Rimini presso l’Arco d’Augusto h16.00
05/10/2014 Rovereto (TN) Piazza Loreto h16.00
05/10/2014 Salerno Piazza Portanova h20.00
04/10/2014 Saluzzo (CN) Piazza Vineis h17.00
05/10/2014 Sassari Piazza d’Italia h18.30
05/10/2014 Siena Piazza del Campo h18.00
04/10/2014 Stresa (VB) Giardini del Lungolago h16.00
12/10/2014 Subiaco (RM) Pizza della Resistenza h18.00
05/10/2014 Teramo Piazza da definire
05/10/2014 Terni Piazza della Repubblica h17.00
05/10/2014 Torino Piazza Carignano h16.00
05/10/2014 Trento Piazza Duomo h18.00
05/10/2014 Trieste Piazza Unità h18.30
05/10/2014 Udine Piazza san Giacomo h11.30
05/10/2014 Vanzaghello (MI) Piazza Costituzione h11.15
05/10/2014 Varese Piazza Cacciatori delle Alpi h17.00
05/10/2014 Venezia Campo San Geremia h17.30
05/10/2014 Verona Piazza dei Signori h18.00
05/10/2014 Viterbo Piazza del Plebiscito h19.00

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