Tutto quello che non ci dicono su Halloween (I parte)

Esageri, è incredibile, non scherzare: le reazioni che s’incontrano nel raccontare le dinamiche esoteriche della festa di Halloween sono in genere di questo tipo, ossia del massimo scetticismo. Svelare i retroscena di quella che per molti è solo una carnevalata genera disturbo rispetto ad convincimento che non si vuole mettere in discussione: Halloween è bella festa, innocua ed allegra, e sbaglia chi ne dubita. Ora, spiace contraddire quanti – in perfetta buona fede, naturalmente – si sono fatti di quest’idea, ma poiché è sempre disonesto sottrarsi ad confronto con la realtà, eviteremo di farlo.

E cercheremo di rispondere alle seguenti domande: che cosa si cela davvero dietro Halloween? Vi sono implicazioni e retroscena religiosi? Se sì, di che cosa si tratta esattamente?

Prima di procedere, preciso che quelle a seguire sono considerazioni che possono in parte risentire dell’orientamento religioso, di matrice cristiano-cattolica, del sottoscritto. Non per questo dette considerazioni debbono – almeno mi auguro – risultare inattendibili dato che «sarebbe molto facile citare numerosi» casi nei «quali si vede che la posizione sociale dell’osservatore influenza non solo le sfumature, ma il cuore stesso dell’analisi» [1] e che quindi la totale obbiettività, nel concreto, non esiste [2]. Questa precisazione non vuole pertanto essere una preliminare dichiarazione di tendenziosità, ma al contrario un atto di onestà nei confronti del lettore, al quale si cercherà naturalmente di offrire una chiave di lettura il più neutra possibile. Ma torniamo ora all’oggetto del nostro approfondimento.

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