Uganda: un aggiornamento sulla situazione di Susan

Susan Ithungu, la ragazza ridotta in fin di vita per la sua fede in Gesù, oggi sta meglio, è curata e sostenuta da Porte Aperte sotto vari punti di vista. Scopri in questo articolo quanto è stato prezioso il tuo aiuto.

Vi ricordate di Susan? Molti di voi hanno pregato per lei e inviato cartoline e lettere per sostenerla. Vogliamo darvi un aggiornamento sulla sua situazione, ma prima vi ricordiamo la sua storia.

Ridotta in fin di vita per la sua fede
susan_uganda_2Alcuni mesi fa in un villaggio dell’Uganda, il padre di Susan Ithungu la maltrattò pesantemente per aver abbracciato la fede cristiana. “Un mese dopo la mia conversione a Gesù, mio padre lo venne a sapere. Da musulmano devoto iniziò a minacciarmi dicendomi di non andare in chiesa altrimenti mi avrebbe ucciso”, ci raccontò più tardi Susan. Dopo molte settimane i vicini notarono che Susan non si faceva più vedere in giro. Chiamata in causa, la polizia fece l’inquietante scoperta: Susan era rinchiusa in una stanza lurida, in fin di vita, senza aria, cibo e acqua. Fu ricoverata immediatamente. Negli 11 mesi di ospedale fu regolarmente visitata dai membri di una chiesa e una donna cristiana, Dreda, ex musulmana, si prese cura di lei.

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