“Un attacco alla Siria provocherà più violenza e fanatismo”

Mentre un attacco militare statunitense alla Siria sembra ormai imminente, Popoli.info ha raggiunto padre Victor Assouad, superiore dei gesuiti del Medio Oriente. Gli abbiamo chiesto un parere, dal suo osservatorio privilegiato (in Siria sono presenti diversi gesuiti e gesuita è anche padre Paolo Dall’Oglio, scomparso da un mese nel nord del Paese).
Come valuta un eventuale attacco militare statunitense o comunque internazionale?
Accogliamo con molto scetticismo la possibilità di un intervento straniero in Siria. Siamo convinti che non sbloccherebbe la questione, ma la renderebbe ancora più complicata. Il precedente iracheno, vicino alla Siria, a questo proposito è eloquente. L’intervento americano non è servito agli interessi del Paese, che è scivolato nella guerra civile, in cui i cristiani sono tra le vittime principali. Temiamo lo stesso tipo di ricadute in Siria, ma anche in tutta la regione e, in particolare, in Libano.
Chi vuole l’attacco militare sostiene che ormai è l’unico modo per aiutare la Siria a uscire dal dramma…
Se la comunità internazionale intende aiutare la Siria, deve impedire il trasferimento di armi a questo Paese, a tutte le parti e in tutti i modi. Deve obbligare gli attori del conflitto a riunirsi per negoziare un’uscita politica dalla crisi.
Il conflitto siriano è scoppiato all’inizio come una rivendicazione pacifica interna per reclamare innanzitutto libertà, dignità umana e democrazia. Ma il sostegno attivo delle grandi potenze, come delle potenze regionali, al regime o all’opposizione (cioè a una parte contro l’altra), invece di aiutare a risolvere il conflitto, ha contribuito a radicalizzarlo, introducendovi interessi geopolitici, economici e confessionali.
Non crede dunque a una soluzione con le armi, nemmeno se usate in modo mirato?
Finché cercheremo di risolvere il conflitto con la forza, schiacciando gli uni ed esaltando gli altri, rischiamo di generare ancora più violenza e fanatismo. È solo per la via della tolleranza, del negoziato e del dialogo che arriveremo a disinnescare un conflitto che arriva a minacciare l’intero pianeta.
Non è troppo tardi per un negoziato?
So che tutto questo sembra molto idealista, ma perché dovrebbe essere più facile organizzare un attacco armato che una conferenza di pace?
Francesco Pistocchini

Fonte: “Un attacco alla Siria provocherà più violenza e fanatismo”.

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