Un clic per “Uno di noi” – Vatican Insider

Oggi in 28 Paesi europei si può firmare per il riconoscimento giuridico dell’embrione. Casini (Mpv): le parole del Papa a La Civiltà cattolica e ai ginecologi sono state un lancio eccezionale.

Domenico Agasso JR

“Abbiamo superato la soglia minima del milione di firme ma l‘impegno deve proseguire perché più firme raccogliamo più forte sarà la voce del popolo della vita sul tavolo europeo”: così Maria Grazia Colombo, portavoce del Comitato italiano per “Uno di noi”, durante la 47a Settimana sociale dei Cattolici italiani di Torino ha annunciato il superamento del milione di firme e la giornata di oggi, chiamata “Clic-day”, organizzata per raccogliere ulteriori adesioni via internet in tutta Europa. Il milione era la soglia minima necessaria per richiedere alle Istituzioni comunitarie di riconoscere la vita umana fin dal concepimento: “Protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento nelle aree di competenza Ue nelle quali tale protezione risulti rilevante. Per garantire la coerenza nei settori di sua competenza dove la vita dell’embrione umano è in gioco, l’Ue deve introdurre un divieto e porre fine al finanziamento di attività presupponenti la distruzione di embrioni umani in particolare in tema di ricerca, aiuto allo sviluppo e sanità pubblica”.

Il milione di firme era “solo un primo obiettivo, non certo un traguardo”, ha sottolineato Colombo. E così tutte le associazioni e i movimenti che hanno aderito alla campagna oggi sono mobilitati “per il primo Clic-day internazionale. I vari siti associativi sono pronti a rilanciare aderenti e simpatizzanti al sito della commissione europea che raccoglie le adesioni”.

Colombo auspica che “dopo mesi di impegno nelle piazze e nelle parrocchie, ora la sfida passi per la rete. E per questa volta i popoli d’Europa potranno influire sulla normativa comunitaria e modificarla con un gesto semplice e veloce”.

È possibile firmare in tutta Europa attraverso uno degli oltre cinquanta siti associativi. Nei giorni scorsi Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita italiano (Mpv), ha commentato l’intervista di papa Francesco a La Civiltà Cattolica: “Esprimiamo la nostra più profonda gratitudine al Santo Padre per le sue parole, con le quali ci ha ricordato che la misericordia è il criterio ultimo di giudizio anche nei confronti di uomini e donne che negano le basi antropologiche del nostro vivere e del nostro vivere insieme”; “È quello – ha affermato Casini – che i nostri Centri di aiuto alla vita fanno quotidianamente condividendo le difficoltà delle madri che vengono sospinte verso l’aborto ma anche accogliendo le donne che hanno abortito e cercando così di restituire loro il coraggio e la gioia di vivere. Non poche di loro divengono così volontarie nei nostri Centri”. E il presidente di Mpv è riconoscente al Papa “anche per le parole rivolte ai medici cattolici che fanno giustizia delle forzature che troppi giornali hanno fatto dell’intervista. Il Pontefice ha ricordato che ‘il primo diritto di una persona umana è la sua vita’, specificando che ‘l’attenzione alla vita umana nella sua totalità è diventata negli ultimi tempi una vera e propria priorità del Magistero della Chiesa, particolarmente a quella maggiormente indifesa, cioè al disabile, all’ammalato, al nascituro, al bambino, all’anziano, che è la vita più indifesa’”.

“Se ancora qualcuno avesse sperato in una retromarcia nell’impegno del mondo cattolico sui temi non negoziabili – ha ricordato Casini – ha aggiunto che ‘ogni bambino non nato, ma condannato ingiustamente a essere abortito, ha il volto di Gesù Cristo, ha il volto del Signore, che prima ancora di nascere, e poi appena nato ha sperimentato il rifiuto del mondo’”. Il presidente Mpv ha continuato: “In particolare ai medici ha specificato: ‘Cari amici medici, voi che siete chiamati a occuparvi della vita umana nella sua fase iniziale, ricordate a tutti, con i fatti e con le parole, che questa è sempre, in tutte le sue fasi e ad ogni età, sacra ed è sempre di qualità. E non per un discorso di fede – no, no – ma di ragione, per un discorso di scienza! Non esiste una vita umana più sacra di un’altra, come non esiste una vita umana qualitativamente più significativa di un’altra’”. Ecco che “questo ultimo passaggio – ha dichiarato Casini – conferma la scelta di impegnarsi nell’iniziativa europea Uno di noi che vuole proprio arrivare alla dichiarazione formale che ogni essere umano è titolare di diritti umani senza distinzioni o limitazione alcune”; è “un lancio eccezionale per il Clic-day a poco più di un mese dal termine della campagna”.

Fonte: Un clic per “Uno di noi” – Vatican Insider.

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