«Un negoziato non è imposibile»

«La via delle negoziazioni è ancora possibile», dice convinto Debo Oladimeji, analista politico per il quotidiano nigeriano The Guardian. I continui attentati contro i cristiani e le autorità mirano a dividere il Paese, un obiettivo che, secondo Oladimeji, «non può essere considerato realista».

Gli attacchi della setta islamica di Boko Haram aumentano invece di diminuire, come mai?
La prima cosa che il presidente (Goodluck Jonathan) dovrebbe fare è rimuovere Sambo Dasuki dal ruolo di capo della sicurezza nazionale, i nigeriani hanno fortissimi dubbi riguardo al suo impegno contro il radicalismo islamico. In secondo luogo, abbiamo bisogno che i maggiori leader di Boko Haram si riuniscano intorno a un tavolo con i nostri politici per capire come raggiungere i compromessi necessari a sedare questa crisi.

Quindi è possibile negoziare con gli estremisti di Boko Haram?

Non è impossibile. Il vero problema nasce dal fatto che i veri capi di Boko Haram non si fanno vedere e non avanzano le loro richieste in modo chiaro. La leadership della setta presente in Nigeria prende ordini da altri finanziatori del terrorismo che risiedono soprattutto nei Paesi del Golfo arabo. Inoltre, sono sempre più numerosi i militanti islamici che provengono da Stati Somalia, Yemen, Libia, Niger, Afghanistan e Pakistan. È infatti poco credibile che gli stranieri si facciano comandare dai nigeriani.

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