Una nuova legge restringe la libertà religiosa in Marocco? – Matchman News

di Matchman – 12/12/2017

I rappresentanti delle minoranze religiose del Marocco hanno sollecitato il governo a chiarire le nuove norme della legge sulla libertà di culto in Marocco, dove l’Islam è la religione di stato. La loro dichiarazione è arrivata dopo un incontro senza precedenti nella capitale Rabat.

“Lo stato marocchino pone ancora delle barriere quando si tratta di riforme legali riguardanti le minoranze”, ha detto Jawad el Hamidi, coordinatore della Commissione marocchina delle minoranze religiose.

“C’è una sorta di paura di aprire questa porta e di avere una discussione e anche la società civile è ancora riluttante a parlare liberamente di questo argomento”.

Le minoranze religiose – per lo più cristiani, ebrei e baha’i – contano meno dell’uno per cento della popolazione del Marocco, che è in gran parte musulmana sunnita.

Ma il forum di sabato 18 Novembre ha riunito accademici, ricercatori, attivisti per i diritti umani, predicatori e rappresentanti di minoranze religiose per chiedere il riconoscimento dei loro diritti.

“Soffriamo repressione e molestie”, ha detto Hamidi, aggiungendo che alcuni media hanno fatto riferimento ai presenti come “atei” e “omosessuali”.

Dalla creazione di Israele e dall’indipendenza del Marocco, la più grande comunità ebraica e storica del Nord Africa si è ridotta a meno di 5.000 membri.

La maggior parte dei musulmani marocchini che si convertono al cristianesimo pratica la sua nuova fede in segreto.

Non ci sono statistiche ufficiali sui musulmani marocchini convertiti al cristianesimo, ma il Dipartimento di stato americano stima il loro numero tra 2.000 e 6.000.

L’evangelizzazione è punibile fino a tre anni di reclusione.

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