Una vignetta al giorno… :: Daniel Pipes

Quando Salman Rushdie sfidò i principi sacri dell’Islam, nel 1989, nella sua opera di carattere fantastico ma comunque realista, Versi satanici, l’Ayatollah Khomeini fece qualcosa di incredibilmente originale: pronunciò un editto di morte sia contro Rushdie che contro tutti quelli legati alla pubblicazione del suo libro. Facendo questo, Khomeini cercò di imporre all’Occidente i costumi e le leggi islamiche: noi non oltraggiamo il Profeta, egli disse apertamente, e non potete farlo voi. Da qui è nata la tendenza a condannare chi in Occidente è considerato anti-islamico, tendenza che ancora oggi persiste. Spesso, quando si ritiene che gli occidentali denigrino Maometto, il Corano o l’Islam, gli islamisti organizzano manifestazioni di protesta, insorgono e uccidono.

L’editto di Khomeini ha anche sortito l’imprevisto effetto secondario di autorizzare le persone – occidentali come pure islamisti – a “influenzare” le politiche del loro paese. In Occidente, Flemming Rose, responsabile delle pagine culturali di un quotidiano, ha provocato la più grossa crisi della Danimarca dalla Seconda guerra mondiale pubblicando dodici vignette su Maometto. Il pastore cristiano della Florida, Terry Jones, ha seminato il panico fra i comandanti americani in Afghanistan minacciando di bruciare una copia del Corano. Nakoula Basseley Nakoula e i suoi amici hanno generato una crisi nelle relazioni fra gli Stati Uniti e l’Egitto con il video amatoriale L’innocenza dei musulmani. Con la pubblicazione di volgari vignette su Maometto, il settimanale francese Charlie Hebdo ha indotto la Francia a chiudere temporaneamente le missioni diplomatiche in venti paesi.

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