“Uniti nel difendere la libertà religiosa in Egitto” – Vatican Insider

Monsignor Mina vescovo di Giza esprime i suoi rallegramenti al nuovo papa copto ma esterna anche la preoccupazione per il clima nel paese alla Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre”

Ora che finalmente il nuovo papa ortodosso è stato eletto, noi cattolici siamo lieti di celebrare assieme ai nostri fratelli e sorelle». Questo è il benvenuto di monsignor Antonios Aziz Mina, vescovo di Giza dei copti cattolici, al nuovo patriarca copto-ortodosso. Il nome di Anba Tawadros – al secolo Waqih Sobhi Bakky Suleiman.
In una conversazione telefonica con Aiuto alla Chiesa che Soffre, monsignor Mina auspica che «il successore di papa Shenouda III possa guidare la sua Chiesa con forza e saggezza attraverso le difficoltà che affronta oggi l’Egitto».
In un’intervista rilasciata a “La Croix” prima dell’estrazione del suo nome, l’ex vescovo di Bahayra aveva annunciato l’intenzione di ricondurre la Chiesa copta ad un ruolo principalmente spirituale e pastorale, ridimensionando quello politico che il suo predecessore era stato «costretto» ad accettare. E non si era mostrato affatto turbato dalla possibilità che l’articolo 2 della costituzione rimanga invariato. «Sembra ormai acquisito che sarà mantenuta la versione del 1971 – aveva detto al quotidiano cattolico francese – La sharia sarà semplicemente la fonte principale della legge dello stato».

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