UNO DI NOI: CASINI (MPV), “NON CI ARRENDIAMO DOPO IL NO DELLA COMMISSIONE”| SIR – Servizio Informazione Religiosa – Quotidiano

“La Commissione europea ha detto di no a 2 milioni di firme di cittadini, ma non ci diamo per sconfitti. Andremo avanti, cercheremo di interessare la nuova Commissione che nei prossimi mesi entrerà in carica e faremo una opportuna azione d’informazione nei confronti del nuovo Parlamento”: così Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita italiano (Mpv) e uno dei promotori della campagna “Uno Di Noi”, ha dichiarato oggi al Sir dopo l’incontro a Bruxelles del Comitato esecutivo concluso questo pomeriggio. “Abbiamo espresso la più ferma indignazione riguardo al rapporto del 27 maggio scorso, con il quale la Commissione europea ha reso noto di non voler dare alcun seguito alla iniziativa dei cittadini europei – prosegue Casini -. Tale decisione è certamente contraria al principio di democrazia partecipata che il Trattato di Lisbona aveva inteso promuovere introducendo l’istituto dell’iniziativa dei cittadini e aggiunge purtroppo un motivo di sfiducia verso l’Unione europea a quelli che indebitamente sono sostenuti dai gruppi euroscettici. Sarà valutata pertanto, in tempi brevi, la possibilità tecnica di un ricorso alla Corte europea di giustizia per l’annullamento di tale rapporto”. (segue)

Casini sostiene poi che “il documento della Commissione Ue, con il quale è stata respinta l’iniziativa, non esamina affatto la domanda principale dei cittadini europei, espressa persino nel titolo della loro iniziativa: riconoscere, cioè, l’embrione umano, fin dal concepimento come un individuo umano cioè, appunto, ‘Uno Di Noi’”. Secondo Casini “non si può dire che l’iniziativa sia stata chiusa. Due milioni di cittadini europei continueranno a pretendere la risposta”. Tra le idee emerse dall’incontro odierno, c’è quella di promuovere una petizione in tutta Europa di medici, giuristi e politici, che basandosi sulla loro specifica competenza, domanderanno alla Commissione di riesaminare l’iniziativa “Uno di Noi” e al Parlamento d’avviare un dibattito globale su di essa. In particolare s’impegnerà in questo compito di riaccendere il dibattito la neo-nata federazione europea “Uno di Noi”, istituita da parte di una ventina di enti e movimenti pro-vita dei vari Paesi europei, che – sottolinea Casini – “non ha concluso il suo compito con la presentazione di 2.000.000 di firme, ma che diviene struttura permanente di vigilanza e stimolo sulle istituzioni europee perché il tema della difesa della dignità dell’uomo nascente, fin dallo stadio embrionale, non sia dimenticato”. “Non possiamo arrenderci – conclude – di fronte a una pur grave ferita come quella ricevuta col ‘no’ della Commissione europea”.

Fonte: SIR – Servizio Informazione Religiosa – Quotidiano.

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