“Uno di Noi”: l’Italia supera la Spagna

Superata la soglia delle prime 112mila firme. Uno di noi cresce a livello continentale

Roma, (Zenit.org) Elisabetta Pittino | 73 hits

Ebbene sì, anche se al primo posto rimane, irraggiungibile, la Polonia con 32.340 firme (84% delle firme minime necessarie), questa settimana, dopo un lungo predomino spagnolo, l’Italia riprende il secondo posto in graduatoria con 17.024 firme online, a cui sono da aggiungere 16.147 firme cartacee. La Spagna rimane comunque sul podio, al terzo posto con 16.075 firme online.

Le firme via web totali fino ad oggi 1° marzo 2013 sono 84.980. A queste si aggiungono le prime firme cartacee pervenute all’Ufficio di Coordinamento Europeo: 27.376. In totale, quindi, le firme sono 112.676.

Stiamo parlando di “Uno di Noi – One of Us”, (www.oneofus.eu), l’Iniziativa Popolare Europea che chiede di migliorare della protezione della vita umana prenatale in Europa, di fermare i finanziamenti delle attività che presuppongano la distruzione di embrioni umani, in particolare nelle aree di ricerca, aiuto allo sviluppo e sanità pubblica.

Tanto per avere un’idea l’UE ha finanziato la ricerca su embrioni umani con piú di 24 milioni di euro solo nel 2011. Questa ricerca, che continua da almeno vent’anni, non ha dato alcun risultato pratico, oltre ad avere provocato la morte di un numero assai elevato di persone appena nate, gli embrioni appunto.

Tra tutte le Iniziative Popolari proposte – 14 in tutto – “One of Us” continua ad essere ad oggi quella più firmata. A dirlo è la Commissione Europea, che è l’Istituzione Europea responsabile per le Iniziative Popolari Europee e che riceve le firme.

Secondo la classifica degli altri paesi europei tra i primi dieci risultano l’Ungheria 4.785 firme; la Germania con 2.697, l’Austria 2.453; la Francia 1.488; la Slovacchia 1.350; la Danimarca 1.353 e la Romania 923.

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