Usa: la catastrofe cristiana

Terroristi islamici e fanatici stanno metodicamente sterminado la millenaria civiltà cristiana del Medio Oriente con oppressioni, minacce, espropri e violenze.
I nostri media ignorano l’intensificarsi della ferocia contro i cristiani nell’Egitto controllato dai Fratelli Musulmani . Voci non confermate sostengono che, il mese scorso, i Fratelli Musulmani abbiano trascinato alcuni manifestanti cristiani in una moschea e li abbiano torturati – ma i nostri giornalisti non si sono occupati di un “Abu Ghraib” islamica.
Per un secolo e mezzo, le molteplici espressioni del Cristianesimo in Medio Oriente  hanno affrontato pogrom sempre più feroci e gli Armeni un vero e proprio genocidio. Ma con l’aumento del terrore wahhabita e salafita, il lungo e lento olocausto ha subito un’accelerazione.
I liberali occidentali idealizzano le culture barbariche, ma non hanno alcun interesse circa la distruzione – davanti ai loro occhi – di una grande e brillante civiltà religiosa. E’ come se accettassero la convinzione islamica che i cristiani non facciano parte del mondo islamico.
Ma il Medio Oriente è stato più di un semplice luogo di nascita del cristianesimo. La fede che noi conosciamo è maturata in Medio Oriente e Nord Africa, da Efeso e Antiochia ad Alessandria e oltre. Sant’Agostino, il padre della Chiesa più influente dopo San Paolo, era nordafricano.
A Roma l’influenza cristiana è arrivata in seguito. Durante il Medioevo, i cristiani vivevano sostanzialmente più a est di Costantinopoli (oggi Istanbul) che in Europa, isolata nella fede, le cui propaggini settentrionali dovevano ancora essere evangelizzate.
I più grandi pensatori, le più importanti opere e i più grandi trionfi del Cristianesimo per i primi 1000 anni sorsero nel Medio Oriente. Neppure la conquista musulmana e la relativa schiavitù avrebbero potuto estirpare il cristianesimo. Nei tempi più difficili, il Cristianesimo porse l’altra guancia e sopportò. Alcuni cristiani prosperarono.
Oggi, la fine è sotto gli occhi.
In Iraq, città come Mosul e la città natale di Saddam, Tikrit, una volta erano i centri vitali del cristianesimo. Ma la popolazione cristiana del Paese, stimata fino dieci anni fa 2 milioni, si è dimezzata – forse per i tre quarti.
Oltre 2 milioni di cristiani in Siria temono così tanto le minacce islamiste e la pulizia religiosa, che si avvicinano al vizioso regime di Assad, che almeno tutela le minoranze. Chi può, fugge dal paese.
I cristiani furono primi sostenitori del nazionalismo arabo. Uno dei più feroci leader palestinesi, George Habash, era un cristiano, come anche la moglie di Yasser Arafat.Il loro ringraziamento? Più dei due terzi dei cristiani della Cisgiordania e di Gaza sono stati cacciati. Sono ormai una piccola minoranza, anche a Betlemme (una situazione ignorata dal nostro presidente in visita).
L’Egitto ha la più estesa area popolata da cristiani, almeno 10 milioni di copti. Con rare eccezioni, sono stati a lungo confinati in alloggi squallidi e trattati come cittadini di terza classe. Ora i fanatici salafiti si sono scatenati. Il governo nazionale dei Fratelli Musulmani potrebbe porre fine alle violenze anti-cristiane, ma sembra disposto a lasciare che i salafiti facciano il lavoro sporco. Stanno giocando al “poliziotto cattivo” e al “poliziotto così cattivo”.
E noi invieremo al regime almeno un miliardo di dollari quest’anno – senza clausole o condizioni, tranne che i fondi del materiale militare devono acquistare made in US o con licenza US attrezzature. Con l’economia dell’Egitto in condizioni disperate e con il calo della popolarità della Fratellanza, stiamo sostenendo i fanatici della pulizia religiosa.
I cristiani in Iran? Andati via. Turchia? Quasi scomparsi. Arabia Saudita? Le popolazioni cristiane ed ebraiche di Mecca e Medina un tempo fiorenti sono scomparse secoli fa. E in Libano, l’unico paese del Medio Oriente che fino a poco tempo era a maggioranza cristiana, i diritti dei cristiani sono stati così minacciati dal fanatismo sunnita che alcuni cristiani hanno aiutato gli sciiti di Hezbollah nella loro caccia alla disperata ricerca di alleati.
Molto più a est, in Pakistan, i cristiani devono affrontare accuse inventate di aver insulto l’Islam o di stupro, pestaggi, omicidi e attentati alle chiese. E continuiamo a investire miliardi in Pakistan.
E’ la fine di un mondo come lo conosciamo.
Se l’Islam è una “religione di pace”, è il momento di mostrare le prove del reale pericolo di estinzione dei cristiani del Medio Oriente.
Naturalmente, non tutti i cristiani sono angeli, né tutti i demoni musulmani. La maggior parte degli esseri umani di qualsiasi fede vuole solo superare la giornata. E alcuni cristiani hanno collaborato con odiosi regimi baathisti (di solito, per garantire la sopravvivenza della propria comunità). Né la maggior parte dei musulmani sono sostenitori attivi della pulizia religiosa dei cristiani dalle loro terre d’origine in comune.
Ma purtroppo sono pochi i musulmani che difendono attivamente le minoranze religiose. Non è dissimile la Germania nazista, dove la maggior parte dei tedeschi non voleva uccidere gli ebrei, ma sono stati complici con il loro silenzio.
Se una moschea in Michigan è imbrattata con graffiti, fa notizia nazionale e il Dipartimento di Giustizia vede questo atto come un crimine di odio. E’ il momento per il nostro governo e per i media di applicare gli stessi standard all’estero per i cristiani.
Di Ralph Peters (New York Post)

Fonte: Usa: la catastrofe cristiana | Osservatorio sulla Cristianofobia.

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