VATICANO Papa: il Natale porti speranza di pace a quanti soffrono in Medio Oriente e nel mondo, specialmente i bambini – Asia News

Nel messaggio Urbi et orbi il pensiero di Francesco va alle vittime delle guerre in Medio Oriente, in Nigeria, Libia, Sud Sudan, Repubblica Centroafricana e Repubblica Democratica del Congo. E a coloro che soffrono per le tensioni in Ucraina. “Gesù salvi i troppi fanciulli vittime di violenza, fatti oggetto di mercimonio e della tratta delle persone, oppure costretti a diventare soldati. Dia conforto alle famiglie dei bambini uccisi in Pakistan la settimana scorsa. Sia vicino a quanti soffrono per le malattie, in particolare alle vittime dell’epidemia di Ebola”.

Città del Vaticano (AsiaNews) – Gesù “salvezza per ogni persona e per ogni popolo” guardi a quanti soffrono per le guerre, le persecuzioni, la schiavitù, le malattie e la povertà, in particolare i bambini. Nella solenne benedizione “Urbi et orbi” (a Roma e al mondo) il pensiero di papa Francesco è andato alle troppe sofferenze che proprio oggi continuano a ferire il mondo, a quanti sono vittime di conflitti in Medio Oriente e in Africa, ai bambini uccisi in Pakistan, ai tanti vittime di “tanti Erode”, a quelli venduti a quanti soffrono per le malattie e in particolare per l’Ebola.

Una vicinanza che ieri pomeriggio il Papa ha manifestato anche in una telefonata fatta al campo profughi di Ankawa, nei pressi di Erbil, in Iraq. “Voi – ha detto loro – siete come Gesù la notte del suo Natale: per lui non c’era posto e lui è stato cacciato via ed è dovuto fuggire in Egitto per salvarsi. Voi siete come Gesù questa sera e io vi benedico tanto e sono vicino a voi. Pensate che siete come Gesù in questa situazione e questo a me fa pregare di più per voi”.

E oggi, Francesco dalla loggia centrale della basilica vaticana ha salutato le oltre 100mila persone raccolte in piazza san Pietro con l’annuncio “Gesù, il Figlio di Dio, il Salvatore del mondo, è nato per noi”. “Sì, fratelli, Gesù è la salvezza per ogni persona e per ogni popolo!”.

“A Lui, Salvatore del mondo – ha detto ancora – domando oggi che guardi i nostri fratelli e sorelle dell’Iraq e della Siria che da troppo tempo soffrono gli effetti del conflitto in corso e, insieme con gli appartenenti ad altri gruppi etnici e religiosi, patiscono una brutale persecuzione. Il Natale porti loro speranza, come ai numerosi sfollati, profughi e rifugiati, bambini, adulti e anziani, della Regione e del mondo intero; muti l’indifferenza in vicinanza e il rifiuto in accoglienza, perché quanti ora sono nella prova possano ricevere i necessari aiuti umanitari per sopravvivere alle rigidità dell’inverno, fare ritorno nei loro Paesi e vivere con dignità. Possa il Signore aprire alla fiducia i cuori e donare la sua pace a tutto il Medio Oriente, a partire dalla Terra benedetta dalla sua nascita, sostenendo gli sforzi di coloro che si impegnano fattivamente per il dialogo fra Israeliani e Palestinesi”.

“Gesù, Salvatore del mondo, guardi quanti soffrono in Ucraina e conceda a quell’amata terra di superare le tensioni, vincere l’odio e la violenza e intraprendere un nuovo cammino di fraternità e riconciliazione”.

“Cristo Salvatore doni pace alla Nigeria, dove altro sangue viene versato e troppe persone sono ingiustamente sottratte ai propri affetti e tenute in ostaggio o massacrate. Pace invoco anche per altre parti del continente africano. Penso in particolare alla Libia, al Sud Sudan, alla Repubblica Centroafricana e a varie regioni della Repubblica Democratica del Congo; e chiedo a quanti hanno responsabilità politiche di impegnarsi attraverso il dialogo a superare i contrasti e a costruire una duratura convivenza fraterna”.

“Gesù salvi i troppi fanciulli vittime di violenza, fatti oggetto di mercimonio e della tratta delle persone, oppure costretti a diventare soldati. Bambini, tanti bambini abusati. Dia conforto alle famiglie dei bambini uccisi in Pakistan la settimana scorsa. Sia vicino a quanti soffrono per le malattie, in particolare alle vittime dell’epidemia di Ebola, soprattutto in Liberia, in Sierra Leone e in Guinea. Mentre di cuore ringrazio quanti si stanno adoperando coraggiosamente per assistere i malati ed i loro familiari, rinnovo un pressante invito ad assicurare l’assistenza e le terapie necessarie”.

“Gesù Bambino, il mio pensiero va a tutti i bambini oggi uccisi e maltrattati, sia quelli prima di vedere la luce, privati dell’amore generoso dei loro genitori e seppelliti nell’egoismo di una cultura che non ama la vita; sia a quei bambini sfollati a motivo delle guerre e delle persecuzioni, abusati e sfruttati sotto i nostri occhi e il nostro silenzio complice; e ai bambini massacrati sotto i  bombardamenti, anche là dove il figlio di Dio è nato. Ancora oggi il loro silenzio impotente grida sotto la spada di tanti Erode. Sopra il loro sangue campeggia oggi l’ombra degli attuali Erode”.

“Il potere di Cristo, che dà liberazione e servizio, si faccia sentire in tanti cuori che soffrono guerre, persecuzioni, schiavitù. Che con la sua mansuetudine questo potere divino tolga la durezza dai cuori di tanti uomini e donne immersi nella mondanità  e nell’indifferenza. Che la sua forza redentrice trasformi le armi
in aratri, la distruzione in creatività , l’odio in amore e tenerezza”.

“Davvero tante lacrime ci sono in questo Natale insieme alle lacrime di Gesù Bambino. Cari fratelli e sorelle, che lo Spirito Santo illumini oggi i nostri cuori, perché possiamo riconoscere nel Bambino Gesù, nato a Betlemme dalla Vergine Maria, la salvezza donata da Dio ad ognuno di noi, ad ogni uomo e a tutti i popoli della terra. Il potere di Cristo, che è liberazione e servizio, si faccia sentire in tanti cuori che soffrono guerre, persecuzioni, schiavitù. Che con la sua mansuetudine questo potere divino tolga la durezza dai cuori di tanti uomini e donne immersi nella mondanità e nell’indifferenza. Che la sua forza redentrice trasformi le armi in aratri, la distruzione in creatività, l’odio in amore e tenerezza. Così potremo dire con gioia: I nostri occhi hanno visto la tua salvezza. Buon Natale a tutti!”.

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