Viaggio apostolico – America Latina, le sfide del Papa

di Alessandro Armato
Nel continente dove vive un cattolico su quattro al mondo, la fede è in forte calo e il peso della Chiesa nella società diminuisce sempre più

Benedetto XVI visita in questi giorni due dei Paesi piu problematici dell’America Latina: il Messico dei cartelli della droga, dove il valore della vita umana viene quotidianamente offeso, e la Cuba castrista, dove ad essere offeso, da mezzo secolo, è un altro dei valori fondamentali: la libertà, in tutte le sue declinazioni.

Si spera che il viaggio del pontefice – il secondo in sette anni di papato, a cinque anni di distanza da quello ad Aparecida, in Brasile, in occasione della V Conferenza dell’episcopato latinoamericano – possa agire come un lievito per favorire il rispetto della vita umana e della libertà nei Paesi interessati, ma allo stesso tempo ci si attende che rafforzi il cattolicesimo latinoamericano, che negli ultimi anni ha conosciuto una consistente perdita di fedeli in favore dei movimenti evangelici (soprattutto in Brasile e America Centrale) e una serie di sconfitte politiche su temi fondamentali come la contraccezione, il matrimonio omosessuale, l’eutanasia e l’aborto.

Un cattolico su quattro continua a vivere in America Latina (per la precisione il 28,5 per centro dei 1.196 milioni di cattolici che ci sono nel mondo, secondo dati dell’Annuario Pontificio), ma tanto il numero dei fedeli come il peso del cattolicesimo nella società sono in diminuzione, scrive il quotidiano El Nuevo Herald.

Il Brasile, che conta 125 milioni di cattolici su una popolazione di 191 milioni di abitanti, è attualmente il Paese più cattolico del mondo, ma nei prossimi decenni potrebbe smettere di esserlo. Tra il 2003 e il 2009. secondo uno studio della Fondazione Getulio Vargas, la percentuale dei cattolici brasiliani è caduta dal 73 al 68 per cento e il trend potrebbe continuare o anche accelerare se non si corre ai ripari. “È un ritmo di forte trasformazione. I cambiamenti che prima richiedavano cento anni, adesso ne richiedono solo dieci”, ha affermato l’economista Marecelo Neri, presentando lo studio della Fondazione Getulio Vargas.

Ad Aparecida era stata lanciata una grande campagna di rievangelizzazione del “continente della speranza”, ma il progetto non ha avuto i risultati sperati e la Chiesa continua a perdere influenza nella società. A Città del Messico, ad esempio, luogo che il pontefice non visiterà per via dell’altitudine, le autorità locali hanno depenalizzato l’aborto e legalizzato i matrimoni omosessuali. E questioni analoghe sono all’ordine del giorno anche in altre aree della regione: a Cuba l’aborto è legale, in Argentina è stato riconosciuto il matrimonio tra coppie omosessuali e il loro diritto all’adozione, in Brasile, Colombia e Uruguay si riconoscono diritti alle coppie dello stesso sesso.

Dieci anni di crescita economica continua, sommatisi all’avvento della globalizzazione, hanno accelerato la secolarizzazione del continente e il declino dell’influenza morale della Chiesa. Oggi sono soprattutto i partiti, le ong e i movimenti gay e femministi a dettare l’agenda morale.

La visita di Benedetto XVI, oltre ad inserirsi negli specifici contesti religiosi e socio-culturali di Messico e Cuba, vuole essere anche un forte segnale di vicinanza a tutto il continente.

Fonte: MissiOnLine.org.

TAGS: cristianofobia, Cristofobia, Chiesa, fede, discriminazioni, persecuzioni, cristiani, copti,  Africa, Europa, Asia, America, Medio Oriente, laicismo, Islam

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