VIETNAM Diocesi di Vinh ai giudici: in appello, prosciogliere tre giovani cattolici innocenti – Asia News

La Commissione di Giustizia e Pace smonta i capi di accusa in base ai quali sono stati condannati in primo grado. E chiede un processo giusto e “conforme al diritto internazionale”. I tre alla sbarra per “propaganda contro lo Stato”. Per i leader cattolici sono in gioco libertà civili garantite dalla Costituzione ma non riconosciute dal Codice penale.

Hanoi (AsiaNews) – La Commissione di Giustizia e Pace della Chiesa cattolica di Vinh, nel nord del Vietnam, chiede che il processo di appello a carico di tre giovani sia “conforme al diritto internazionale”. In un comunicato pubblicato sul sito internet della diocesi, l’ente cristiano smonta al contempo i capi di imputazione in base ai quali i giudici hanno emesso la sentenza di primo grado, in cui hanno ricevuto pene variabili da 18 a 42 mesi di prigione. Essi sono finiti alla sbarra con l’accusa di “propaganda contro lo Stato della Repubblica socialista del Vietnam” e per aver distribuito “volantini antigovernativi”, secondo gli articoli 88 e 79 del Codice penale del Paese.

Ad oggi solo quattro su 17 attivisti cristiani, arrestati dalla polizia dal giugno 2011, hanno subito un processo. Il primo grado si è tenuto il 25 maggio scorso in un tribunale popolare della provincia di Nghe An (cfr. AsiaNews 25/05/2012 Condannati i quattro attivisti cattolici, a processo per “propaganda contro lo Stato”). I giudici hanno emesso una condanna a 42 mesi di carcere, più 18 mesi di libertà vigilata per Dau Van Duong; a Tran Huu Duc 39 mesi di carcere e un anno di libertà vigilata; a Chu Manh Son 36 mesi di cella e un anno di libertà vigilata; infine Hoang Phong, è stato condannato a 18 mesi. Tre di loro hanno voluto ricorrere in appello.

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